Vola alto il Polo aeroportuale Nordest, che comprende gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, e che nel 2022 ha movimentato complessivamente circa 15 milioni di passeggeri, con un recupero dell’81% del traffico del 2019, anno di riferimento prima della crisi determinata dalla pandemia.
Un dato ancora più rilevante se si pensa che il primo trimestre dell’anno è stato condizionato negativamente dalla diffusione della nuova variante Omicron e dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. Mentre dal secondo trimestre si sono espresse potenzialità solo temporaneamente frenate, intercettate per tempo dalle compagnie aeree che, nonostante il contesto ancora instabile, hanno messo in vendita voli, capacità e destinazioni. L’87% del traffico del 2022 è stato generato dal mese di aprile.
L’analisi dei dati distinti per aeroporto evidenzia come ognuno degli scali stia progressivamente recuperando quote di traffico, grazie a un coordinamento in un unico sistema che favorisce il dialogo sinergico con le compagnie aeree.
Nel dettaglio, i passeggeri movimentati sullo scalo di Venezia nel 2022 sono stati oltre 9,3 milioni, di cui oltre 1 milione al mese da giugno a settembre, con un recupero dell’81% sul traffico 2019. I primi quattro vettori per numero di passeggeri sono basati proprio al Marco Polo: Ryanair e Wizz Air hanno aperto le loro basi quest’anno, aggiungendosi a quelle già esistenti di easyJet e Volotea, che complessivamente garantiscono al territorio un’ottima accessibilità sia internazionale che domestica, con un ampio network di destinazioni punto a punto.
I vettori hanno poi svolto un ruolo strategico nel recupero dei flussi internazionali e intercontinentali attraverso i loro hub europei, contribuendo a soddisfare una domanda di mercato ben superiore alla capacità offerta dai collegamenti diretti di lungo raggio. In tal senso, le cinque principali compagnie aeree del network sono state Air France, Lufthansa, British Airways, Iberia e Klm, la cui complessiva incidenza sul traffico dello scalo è stata pari al 18%.
Sempre su Venezia, il mercato domestico si è confermato quello di riferimento, con oltre 2,2 milioni di passeggeri, pari al 24% del traffico complessivo del 2022. I principali mercati internazionali sono stati Francia, Gran Bretagna e Spagna. Le destinazioni preferite sono state: Parigi, Barcellona, Catania, Napoli e Madrid.
A conti fatti con la stagione estiva 2022, dopo oltre due anni, il Marco Polo ha di fatto riaffermato il suo ruolo di terzo aeroporto intercontinentale nazionale, riattivando sostanzialmente tutte le rotte storiche per il Nord America (New York Jfk e Newark, Atlanta, Philadelphia, Toronto, Montréal). Verso est, si riconferma con successo il volo di lungo raggio su Dubai, già riattivato a luglio 2021.
Nel corso del 2022 sono stati circa 500mila i passeggeri su destinazioni long haul, con un riempimento medio dell’83%. Proprio Dubai rappresenta uno snodo fondamentale per i collegamenti con l’Asia, grazie anche alla riapertura di mercati strategici per il nostro bacino d’utenza come Giappone, Corea del Sud e Cina.
Nell’estate 2023, oltre alla riconferma dei voli sul Nord America, il network intercontinentale si arricchirà con i nuovi collegamenti di medio raggio sull’Arabia Saudita (Riyadh e Jedda) e su Smirne, in Turchia.
Lo scalo di Treviso ha gestito invece oltre 2,6 milioni di passeggeri da inizio anno, con un recupero dell’81% dei flussi del 2019. Per tutto il periodo estivo, l’aeroporto ha conseguito un volume medio di 250.000 passeggeri al mese. Una crescita alimentata dagli investimenti di Ryanair (a giugno 2021, con la riapertura dello scalo, ha inaugurato una sua base operativa stabile con 2 aeromobili) e Wizz Air, che insieme garantiscono l’offerta di un vasto network di destinazioni “punto a punto”.
Nello specifico Ryanair ha registrato oltre 2,2 milioni di passeggeri nel corso del 2022 (81% del traffico 2019). Wizz Air ha movimentato oltre 400mila passeggeri, in linea con il pre Covid.
I principali mercati internazionali nel corso del 2022 per Treviso sono stati Romania (320mila passeggeri) e Spagna (307mila). L’89% dei passeggeri ha viaggiato su destinazioni internazionali; i passeggeri su destinazioni domestiche sono stati 284mila. E le principali rotte nel corso del 2022 sono state Bruxelles, Bucarest, Tirana, Lamezia Terme e Parigi.
Buone perfomance anche per l’aeroporto di Verona che ha registrato circa 3 milioni di passeggeri nel corso del 2022, recuperando l’82% dei volumi di traffico del 2019. Un ottimo risultato, se si considera che nel 2019 il mercato russo, oggi totalmente assente, contava oltre 235mila passeggeri, circa il 6,5% del traffico complessivo. Il principale mercato è stato quello domestico, con quasi 1,4 milioni di passeggeri (46% del traffico complessivo), mentre in campo internazionale è il mercato inglese a guidare la classifica, seguito da Germania, Albania, Spagna, Egitto e Grecia. Principali destinazioni sono state Catania, Palermo, Bari, Cagliari e Londra Lgw.
Nel corso dell’anno è ripresa l’operatività sulle destinazioni turistiche di lungo raggio, che hanno movimentato circa 30mila passeggeri (principali mercati: Repubblica Dominicana, Maldive, Tanzania e Kenya). Ryanair è stato il primo vettore dello scalo per traffico passeggeri nel corso del 2022, con 950mila passeggeri (32% del traffico complessivo), seguito da Volotea, Neos e Wizz Air.
In estate il traffico internazionale è decollato con sei nuove destinazioni: Parigi Cdg, Barcellona, Amburgo, Malta, Porto e Palma di Maiorca. La base veronese di Neos (Gruppo Alpitour) continua a offrire un ventaglio di rotte domestiche (prevalentemente estive verso l’Italia insulare e meridionale) e internazionali di medio e lungo raggio, confermando la leadership del Catullo nel mercato turistico outgoing.
Infine, l’aeroporto di Brescia ha confermato la sua vocazione di scalo cargo, gestendo un volume complessivo di quasi 39mila tonnellate di merce, in sostanziale equilibrio rispetto al 2021 (+26,9% rispetto al 2019). Hub di Poste Italiane, il segmento postale ha rappresentato nel 2022 il 63% dei volumi cargo complessivi aeroportuali, con 24.550 tonnellate, a cui si sono aggiunte 14.397 tonnellate di merce movimentate via aerea.