Il ritorno al viaggio in sette passi: le previsioni 2022 di Booking
Il 2022 sarà l’anno dell’accettazione dell’imprevedibilità: in molti vorranno recuperare il tempo perduto e fare le vacanze a lungo rimandate. Il numero di queste persone è aumentato del 52% rispetto allo scorso anno. Le previsioni di Booking rivelano, in sette passi, come il desiderio di viaggiare si farà sempre più impellente il prossimo anno.
VIAGGIARE PER STARE BENE. Più dell’esercizio fisico e della meditazione, andare in vacanza, secondo Booking, sarà il vero toccasana per prendersi cura di sé stessi nel 2022. Per oltre tre quarti delle persone (79%) i viaggi facilitano il benessere mentale ed emotivo, più di qualsiasi altra forma di riposo e relax. Dopo più di un anno di restrizioni e continui cambiamenti, ora come mai prima si riconoscono i benefici dei viaggi sulla salute e sul benessere: il 62% delle persone afferma di non aver mai realizzato quanto i viaggi fossero importanti per stare bene, prima di esserne private, mentre per l’84% la sola organizzazione di un viaggio li ha fatti sentire meglio.
Per un quarto (26%) degli intervistati, uscire dalla propria comfort zone è il modo migliore per resettare tutto e ricominciare da capo. Di questo 26%, due terzi (66%) affermano che soggiornare in un luogo e ambiente diverso dal solito li ha aiutati a ricaricarsi, mentre oltre la metà (56%) sostiene che li ha portati ad avere uno sguardo diverso sulle cose.
LAVORO IN VACANZA? NO, GRAZIE. Con il diffondersi della pandemia, le nostre case si sono trasformate anche in uffici, e il lavoro da remoto è diventato realtà. Nel 2022 invece assisteremo a un aumento significativo di persone che vogliono tornare a un più sano equilibrio tra lavoro e vita privata, quindi per tre quarti dei viaggiatori (73%) andare in ferie significherà di nuovo staccare completamente, cosa che nel 2021 ormai non succedeva più, dato che il confine tra casa e lavoro si è fatto sempre più labile.
Nonostante la flessibilità offerta dal lavoro da remoto, nel 2022 il 59% delle persone preferirebbe prendere le ferie per meno tempo piuttosto che fermarsi più a lungo nella destinazione delle vacanze, ma dovendo unire lavoro e tempo libero. Inoltre, il 50% delle persone dichiara di aver lavorato di più e di aver preso meno giorni di ferie durante la pandemia. Nel 2022 ci aspettiamo quindi che in tanti decideranno di partire e di godersi le meritate vacanze.
COME LA PRIMA VOLTA. Dopo tanto tempo, passato nell’immobilismo più totale, vivremo appieno ogni momento, dal preparare la playlist da ascoltare nell’auto a noleggio, al riscoprire le occasioni del duty shop in aeroporto, con un quinto (19%) delle persone che non vede l’ora di vivere l’impazienza e l’attesa che caratterizza ogni viaggio.
Tre quarti dei viaggiatori (75%) sostengono che la parte del viaggio più apprezzata è il viaggio stesso, per esempio il tempo trascorso in treno, perdendosi con occhi sognanti nel paesaggio sfuggente dal finestrino, o il tragitto lungo il labirinto di strade acciottolate per andare a ritirare le chiavi dell’appartamento. Ogni “primo” viaggio del 2022 sarà un momento da vivere appieno: la maggior parte delle persone confessa che anche i piaceri più semplici, come prendere il sole (77%) o trovarsi davanti a uno specchio d’acqua (82%) migliorerebbe immediatamente il loro umore. Per due terzi (58%) viene vista positivamente persino l’incertezza di muoversi con i mezzi pubblici in una città dove si parla una lingua straniera.
IL RAPPORTO CON LE PERSONE. Oltre la metà (58%) delle persone concorda che i viaggi debbano essere a beneficio della comunità locale nella destinazione e il 57% apprezzerebbe un’app o un sito che fornisca consigli sulle mete in cui un aumento del turismo porterebbe un impatto positivo sulla comunità locale. Inoltre, il 68%3 vorrebbe che il denaro speso in viaggio tornasse alla comunità locale, mentre al 73%3 piacerebbe fare esperienze genuine e rappresentative della cultura in un determinato luogo.
Ispirati dagli importanti movimenti per la giustizia sociale del nostro tempo, nel 2022 i viaggiatori faranno più ricerche per capire come la struttura che scelgono supporti le imprese locali (31%) o come i soldi spesi vadano a beneficio delle comunità del posto (29%), e questo indica un desiderio tutto nuovo di fare scelte consapevoli e coscienziose.
NUOVI POSTI, NUOVE FACCE. Per molti, la pandemia ha significato trascorrere molto più tempo con familiari e amici stretti. Le vacanze nel 2022 saranno dunque un’opportunità per ampliare i nostri orizzonti e incontrare persone nuove. I due terzi degli intervistati (60%) hanno voglia di incontrare nuova gente in viaggio, e il periodo delle ferie sarà un’ottima occasione per farlo: il 64% dei viaggiatori nel mondo non vede l’ora di socializzare in vacanza, mentre il 49% vuole soggiornare in posti dove ci sia una vasta offerta di bar e locali notturni, proprio per incontrare più facilmente nuove persone. Booking prevede anche un revival delle vacanze romantiche, con il 50% delle persone che sperano di farne una.
BASTA DIRE SÌ. Dopo tanto tempo in cui ci siamo visti negare tante cose, nel 2022 vogliamo pensare positivo. Per il 63% questo significherà sottrarsi a regole e costrizioni, almeno in vacanza, scegliendo la flessibilità e cercando di non panificare nel dettaglio i propri viaggi. Quasi tre quarti (72%) delle persone approfitteranno di ogni occasione, se il loro budget lo consentirà. E, per il 49% che ha risparmiato non facendo viaggi da inizio pandemia, i soldi non saranno un problema nel 2022. Due terzi (61%) sono più aperti a diversi tipi di vacanza rispetto al pre-pandemia, e al 65% non importa la destinazione, purché facciano il tipo di viaggio che desiderano, lontano da casa.
Il 55% dei partecipanti al sondaggio sperano che le innovazioni tecnologiche aggiungano un elemento di sorpresa, per un’esperienza di viaggio completamente nuova, suggerita in base alle proprie preferenze o budget passati. Questo li aiuterà a cogliere ogni nuova potenziale opportunità.
L’IMPREVEDIBILITÀ. Due terzi dei partecipanti sarebbero interessati a un servizio innovativo in grado di prevedere in quali Paesi sarà sicuro viaggiare (69%), anche con mesi di anticipo, o di suggerire automaticamente destinazioni che sono facili da raggiungere in base alle misure anti Covid-19 del proprio Paese e della destinazione (67%).
A prescindere dall’accuratezza o meno delle previsioni di apprendimento automatico, affinché tutti possano convivere per davvero con questa nuova imprevedibile normalità, il settore dei viaggi in generale continuerà a dare priorità alla flessibilità. I viaggiatori vogliono essere rassicurati sul fatto che non perderanno i soldi spesi (42%), e che potranno disdire la prenotazione (33%) e riprenotare gratuitamente (32%). Queste sono le prime tre priorità più importanti.
Alberto Yates, regional manager in Italia di Booking, commenta: «Guardando al prossimo anno, sappiamo che è grande l’entusiasmo e l’attesa per tutto quello che concerne i viaggi. Le persone vogliono tornare a muoversi, entro i confini nazionali e all’estero, vogliono fare il viaggio sognato da una vita o semplicemente partire all’improvviso cogliendo un’occasione al volo. La nostra missione è far sì che tutto ciò possa accadere».