Volano le prenotazioni nelle case vacanza, quando mancano pochi giorni dall’avvio ufficiale di un’estate più vicina al ritorno alla normalità post pandemia.
L’ultimo report diffuso dal Centro Studi Italianway, la proptech fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani, fotografa numeri e tendenze dei primi cinque mesi del 2022, che per l’azienda potrebbe essere il miglior anno di sempre.
Dal primo gennaio al 31 maggio 2022 ha infatti raccolto prenotazioni per un valore di 29 milioni di euro contro i 20,3 milioni dell’intero 2021. Quasi quintuplicato il numero delle prenotazioni che passa dai 2 milioni del periodo primo gennaio-31 maggio 2021 ai 9,7 milioni dello stesso periodo di quest’anno, a fronte di 81mila notti prenotate nei primi cinque mesi del 2022 contro le 27mila di quello passato.
«Complice l’allentamento delle restrizioni, la percezione di una gestione positiva della pandemia e l’impatto negativo fortunatamente minimo delle turbolenze internazionali sui movimenti turistici per il trimestre giugno-luglio-agosto 2022 abbiamo già venduto più notti estive, circa 72mila, rispetto al consuntivo di 71mila dello stesso trimestre 2021 – spiega l’ad Marco Celani – Il trend del turismo in appartamento è sicuramente ormai consolidato e i viaggiatori sono sempre più attenti alla qualità del prodotto e dei servizi offerti dalla gestione professionale degli immobili. Come Italianway siamo sempre più competitivi sia per il numero record delle destinazioni entrate nel nostro network grazie a partner locali, sia per un’offerta di prodotto in grado di intercettare i desideri di famiglie, globetrotter, nomadi digitali, holidayworker e viaggiatori business: sul nostro portale si possono prenotare residenze d’epoca nei centri storici di borghi e città d’arte, ville con piscina in campagna o a strapiombo sul mare, chalet di montagna, trulli e dammusi. Anche le tariffe, tornate ai livelli pre Covid, ci dicono che il mercato è in grande ripresa, con una crescita, nei primi 5 mesi del 2022, di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2021: da 75 euro a notte a 120 euro circa».
L’analisi delle prenotazioni effettuata dal Centro Studi fotografa il tanto atteso ritorno dei turisti stranieri che, stando alle prenotazioni effettuate sul portale dal primo gennaio al 31 maggio, provengono da ben 114 Paesi. Inevitabilmente si contrae la percentuale di viaggiatori italiani che dal 52% dello scorso anno passa all’attuale 34%. Sempre forte la presenza di viaggiatori tedeschi (dal 12% del 2021 al 7,5% del 2022) e francesi (dal 9,5% del 2022 al 7,2% del 2022).
La minor incidenza dei viaggiatori europei è dovuta infatti alla ripresa del lungo raggio: americani prima di tutto (6,9%) ma anche cinesi (4,2%), tornati a soggiornare in città d’arte come Roma, Firenze, Venezia e Napoli e in luoghi iconici come i laghi di Como e di Garda e la Costiera. Bene anche inglesi e polacchi (per questi ultimi si tratta di un nuovo trend con un picco del 2,1%), mentre mancano completamente russi e una parte del mondo asiatico.
L’età media dei viaggiatori internazionali è di 40 anni, che si abbassa per spagnoli e inglesi a 37 e 38 e si alza per gli americani a oltre 42. Chi arriva da lontano preferisce le destinazioni molto note e cittadine diversamente dagli europei, soprattutto del Nord, che privilegiano mete più rurali. Nella scelta del tipo di alloggio, gli americani preferiscono il lusso, soprattutto nelle città d’arte, mentre gli svizzeri (4,2%), gli olandesi (2,7% dei clienti) o gli spagnoli (3,3%) prediligono mete extra-urbane, la natura e arredamenti più rustici.
Riguardo poi alle mete preferite, la Liguria ha già superato del 10% il totale delle prenotazioni del 2021, nonostante non abbia ancora raggiunto il numero di soggiorni totali dello scorso anno. Molto bene Andora, Sanremo, Genova, Finale e Rapallo con buoni tassi di occupazione già da aprile. La Toscana vola con le ville e la ripresa di Firenze: registrate nei primi 5 mesi del 2022 2,5 volte le prenotazioni dell’intero 2021, con un transato medio per alloggio di 2,4 volte superiore e prospettive importanti fino a fine anno. La Sardegna sta partendo con ritardo rispetto allo scorso anno in cui il turismo era prevalentemente nazionale e beneficiava di gran parte dei turisti italiani, tuttavia la finestra di prenotazione si è allungata e non ci sono dubbi che le 35mila notti ancora libere si riempiano entro fine giugno.
La Sicilia ha già superato il consuntivo 2021 del 30% con una finestra di prenotazione ancora corta e quindi la possibilità di migliorare ulteriormente il riempimento soprattutto per luglio e agosto. E la Puglia ha già un ottimo tasso di riempimento da giugno ad agosto (intorno al 45%), e con meno notti vendute ha performance migliori del 2021 del 30%, dato che indica che il prodotto migliore è stato venduto per primo.