«Alla sostenibilità ambientale si deve accompagnare anche una sostenibilità economica e sociale». È quanto ha sottolineato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, in occasione della conferenza a Roma, promossa insieme a Enac ed Eni, sul tema “Saf, decarbonizzare assieme il trasporto aereo”.
L’obiettivo era definire un percorso per l’utilizzo del Saf – Sustainable Aviation Fuel e rafforzare il ruolo di advocacy verso le istituzioni italiane ed europee nel percorso di decarbonizzazione del trasporto aereo. L’evento ha proseguito nel solco tracciato dall’iniziativa “The Pact for the decarbonisation of air transport: the Italian ecosystem for a roadmap to Net-Zero”, che ha avuto luogo in occasione della Cop28 a Dubai.
L’iter green, peraltro, ha già una roadmap precisa: il Regolamento Ue 2023/2405 “ReFuelEu aviation”, recentemente approvato, stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che quello messo a disposizione degli operatori aerei negli aeroporti dell’Ue contenga quote minime di Saf in quantità crescenti: 2% minimo dal 1° gennaio 2025, con un incremento ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045) fino a raggiungere il 70% dal 2050.
«Per la decarbonizzazione del settore aereo – ha detto ancora Troncone – abbiamo davanti a noi un percorso lungo, ma ormai già avviato, con infrastrutture aeroportuali NetZero e il concreto avvio dell’adozione dei carburanti sostenibili. Il Saf rappresenta la più matura tra le risposte attuabili in tempi rapidi, oltre a essere una soluzione che promette di raggiungere la sostenibilità di medio-lungo periodo dell’intero comparto».
«L’aviazione civile rappresenta un comparto strategico per lo sviluppo dell’economia globalizzata ed è chiamato ad affrontare con serietà il processo di riconciliazione con l’ambiente – le parole del presidente Enac, Pierluigi Di Palma – In linea con l’obiettivo Net Zero al 2050 siamo convinti che sia opportuno investire su soluzioni innovative, che coniughino la tutela dell’ambiente con la fattibilità economica, individuando nei Saf derivati da biomasse un modello chiave e di immediata applicazione per dare vita a questa necessaria e ineludibile transizione».
«Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nell’aviazione – ha osservato il direttore generale Energy Evolution di Eni, Giuseppe Ricci – è indispensabile adottare soluzioni globali concertate con tutti i soggetti coinvolti: dalle compagnie aeree ai produttori di carburanti, dai motoristi fino ai gestori aeroportuali e alle istituzioni. Il Saf rappresenta una soluzione ideale, perché non richiede la sostituzione dei velivoli e può essere integrato nelle attuali reti di distribuzione e utilizzo dei carburanti».