Prospettive e futuro a partire da oggi, ovvero dal 2023 della crocieristica. “Le crociere ampliano gli orizzonti” è il titolo di un convegno che – durante la Bit di Milano – ha coinvolto un parterre di esperti per analizzare le dinamiche di un mercato considerato decisamente pervasivo nell’economia italiana.
È partito dal bilancio dello scorso anno anche l’intervento di Roberto Alberti, senior vice president & chief commercial officer di Costa Crociere: «Il 2022 è andato al di là delle aspettative. Costa Crociere ha investito in maniera massiccia sia sulla distribuzione che sulla comunicazione: ingaggi sempre più importanti di tutti i nostri partner, formazione sulle novità di prodotto, un nuovo strumento per la distribuzione che consente di avere un palinsesto automatico per veicolare contenuti di valore. Abbiamo poi introdotto C-Premia, strumento per compensare ogni singola vendita. Inoltre, siamo tornati al Festival di Sanremo e abbiamo coinvolto anche i nostri partner in quella settimana, premiandoli con Protagonisti del Mare. Aggiungo che il 2022 ha superato le aspettative anche grazie a un last minute di valore; inoltre, dai mesi scorsi abbiamo visto anche un ritorno all’early booking per il 2023, ovvero un allargamento della finestra di prenotazione; risultato ottenuto senza utilizzare la leva prezzo».
Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere, ha poi sottolineato come «la buona ripartenza sia frutto di un lavoro cominciato ben prima, già ad agosto 2020, con il grandissimo lavoro di tutti gli attori coinvolti e gli sforzi della filiera del sistema Italia. Quando ci impegniamo, noi italiani sappiamo fare le cose meglio di chiunque altro. Un secondo elemento fondamentale è legato agli investimenti che sono andati avanti; il 50% della crescita globale del comparto nel 2022 è frutto del traino degli investimenti di Msc Crociere, con nuove navi e nuove destinazioni. Nel 2023 continuiamo in questa direzione e lanciamo New York tutto l’anno. In sostanza, i driver per la crescita sono tre: nuove navi, nuove destinazioni per aumentare lo scaffale delle agenzie per i clienti, investimento in sostenibilità che ci premierà nel medio e lungo periodo».
Quando si parla di futuro delle crociere, una menzione speciale va al digitale e agli smartphone. «Siamo stati pionieri nell’utilizzo delle applicazioni per smartphone per prenotare una crociera – ha spiegato Nicola Lorusso, ceo dell’agenzia online Ticketcrociere – Il 2 luglio 2008 Apple ha aperto lo store agli utenti e sei mesi dopo siamo usciti con la prima app per il booking delle crociere, seguita in poco tempo da altre applicazioni, verticalizzate per ogni compagnia. Abbiamo fatto lo stesso poco dopo con Google Android. In questi anni ci sono stati tanti cambiamenti, le app si sono evolute per usabilità, grafica e gestione, gli utenti hanno familiarizzato con questo strumento, ma il potenziale di espansione è ancora molto ampio. Nel 2022 abbiamo ricevuto circa 75mila richieste, di cui 10mila attraverso app, circa il 16%. La curva di fruizione del mezzo è positiva, con l’utente sempre più digitale e sempre più attivo nella ricerca e nella prenotazione da smartphone anche di un viaggio articolato e personalizzabile come può essere una crociera».
Non solo come si prenoterà, ma per dove. Per Francesco di Cesare, «è tempo di un cambio di passo nella gestione delle destinazioni. Nella distinzione tra homeport per le navi e porti di transito, è il momento per i territori di utilizzare le opportunità generate dai flussi di turisti delle crociere. Il vantaggio è che è possibile conoscere con largo anticipo date e orari di arrivo delle navi e di imbarco e sbarco dei crocieristi. Dove vanno? Cosa fanno? Come si distribuiscono i crocieristi? Se sugli homeport si possono aggiungere soggiorni pre e post crociera, per i porti di transito finora ci sono state soprattutto escursioni best seller proposte dalle compagnie. Si può lavorare in equilibrio con i territori per ampliare e diversificare l’offerta».
Costa Crociere ha ripensato l’offerta di escursioni già durante la pandemia. «Soste più lunghe, tour esclusivi in località al di fuori dei circuiti del turismo di massa, partnership con esperti – ha ricordato Roberto Alberti – Abbiamo creato una struttura ad hoc e ci siamo anche affidati a specialisti dello storytelling. Cerchiamo di integrare le escursioni con il territorio a beneficio delle comunità che andiamo a visitare».
Un’altra parola chiave per il settore è destagionalizzazione. «Per esempio, il nostro obiettivo per Genova nel 2023 è 1 milione di passeggeri – ha dichiarato Leonardo Massa – Grazie alle relazioni tra compagnie, porti e autorità locali, il comparto è stato in grado di destagionalizzare completamente una vacanza che fino a 15 anni fa era esclusivamente estiva. Una crociera può essere una vetrina per mostrare le destinazioni ai viaggiatori, che sono incentivati a tornare se trovano quello che cercano. Per far sì che questo si avveri, serve l’abilità dei territori».
Futuro significa programmazione e comunicazione. «La nostra forza è l’advanced booking, che consente a chi vende crociere una migliore gestione del prodotto, al cliente di pianificare al meglio la propria vacanza, alle compagnie di fare investimenti – ha detto Lorusso – Il mondo digitale offre possibilità sempre maggiori, scioglie i dubbi dei potenziali crocieristi, permette agli operatori di ampliare la portata di informazioni e consigli». Così come ha permesso, durante la pandemia, di raccontare al meglio la sicurezza di bordo e i protocolli, dando il via a quello che oggi per le crociere si chiama futuro.