Il salvatore Lufthansa ora dovrà salvarsi

Il salvatore Lufthansa ora dovrà salvarsi
31 Luglio 10:41 2024 Stampa questo articolo

Con il forte calo degli utili nel secondo trimestre dell’anno, attestatisi sui 469 milioni di euro, -47% rispetto allo stesso periodo del 2023 (quando erano stati 882 milioni), Lufthansa certifica una brusca frenata nei risultati operativi.

Un risultato che deriva dal rincaro dei costi di manutenzione, dagli scioperi, che alla compagnia aerea tedesca sono costati circa 100 milioni di euro, e da una riduzione tariffaria adottata per presidiare i mercati ipercompetitivi e mantenere certe quote-mercato.

Da qui l’immediato ricorso a una rigorosa ristrutturazione: si tratta di un piano di risparmi che prevede una rivisitazione del proprio network, la dismissione di 50 aeromobili che usciranno dalla flotta da qui al 2030 e un’attenta rivisitazione di tutte le voci dei costi di gestione. Uno sforzo che mira – come spiegano in una nota i vertici Lh – a tentare il raggiungimento del pareggio di bilancio, che non è più scontato come ci si aspettava fino a qualche mese fa.

Sullo sfondo, l’ingresso dei tedeschi nel capitale di Ita Airways, ora approvato dall’Antitrust Ue, che rende l’opinione pubblica italiana (nonché il suo mercato turistico) ancora più sensibile ai fatti di casa Lufthansa. Non mancano, infatti, i timori che sia il presunto “salvatore” a dover essere salvato. A dispetto delle premesse iniziali.

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