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Il sistema fiere italiano chiede un fondo di 400 milioni

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Un fondo di almeno 400 milioni di euro per gli aiuti al settore delle fiere da inserire nel decreto Agosto. È quanto sollecitato dal presidente di Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), Maurizio Danese, e dal Presidente di Cfi (Comitato Fiere Industria), Massimo Goldoni, dopo l’incontro congiunto tenutosi ieri alla Farnesina con il sottosegretario, Manlio Di Stefano.

«Prendiamo atto degli sforzi fatti finora dal governo, tra cui i crediti di imposta e i finanziamenti Simest per gli espositori e gli interventi Ice per il Made in Italy del patto per l’export – sottolineano i due presidenti – ma ora è indispensabile un’azione specifica per sostenere e far recuperare l’equilibrio economico-finanziario alle aziende fieristiche italiane. Da tempo chiediamo un fondo strutturale per ridurre i danni sopportati per lo spostamento o l’annullamento delle manifestazioni nel corso del 2020. Per questo, apprezziamo la proposta normativa elaborata dal ministero degli Affari Esteri per il prossimo decreto Agosto che prevede l’integrazione del Fondo Rotativo 394/81 di Simest con una nuova sezione dedicata al consolidamento e finanziamento agevolato degli enti fiera. Auspichiamo di almeno 400 milioni di euro. Un supporto fondamentale per far fronte anche alla concorrenza internazionale che, oltre ad aver già ripreso l’attività, beneficia del sostegno dei rispettivi governi».

Le due rappresentanze  del panorama fieristico italiano, avevano chiesto l’incontro per sollecitare l’intervento urgente di cui il settore ha bisogno: «Un sostegno concreto – ha spiegato Danese – per non soccombere dopo la pandemia di Covid-19 e continuare a svolgere il proprio ruolo strategico per l’economia nazionale e il business delle imprese. Al ministro abbiamo chiesto anche una data certa per la ripartenza del settore fieristico nazionale, che non può essere oltre il 1° settembre».

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