Il Sudafrica riapre le frontiere al turismo internazionale
Il governo sudafricano ha annunciato che il Paese è ora aperto a tutti i viaggiatori d’affari e leisure internazionali provenienti da tutto il mondo. L’apertura segue l’annuncio di mercoledì scorso del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa che il Sudafrica si sposterà a un livello di allerta aumentato 1, aprendo così le frontiere internazionali per tutti i paesi dall’11 novembre 2020.
I viaggiatori, ha detto il ceo dell’Ente del turismo Sisa Ntshona, possono ora nuovamente “godersi gli ampi spazi, il paesaggio panoramico e le esperienze culturali uniche e autentiche che il Sudafrica ha da offrire”.
In base alle nuove decisioni, tutti i viaggiatori in entrata dovranno fornire ora un test PCR Covid-19 negativo non più vecchio di 72 ore dalla data di partenza dal loro Paese. Nel caso in cui non possa essere presentato un certificato come prova di un test negativo, il viaggiatore sarà tenuto a mettersi in quarantena a proprie spese per 10 giorni.
All’arrivo in Sudafrica, il viaggiatore sarà sottoposto a screening per eventuali sintomi Covid-19 o per contatto con persone che sono state infettate dal virus. I viaggiatori dovranno anche fornire una prova dell’indirizzo dell’alloggio nel caso in cui debbano porsi in auto-quarantena al momento dell’arrivo nel paese. Se il viaggiatore mostrerà sintomi correlati al virus, o è stato in contatto con una o più persone infette, dovrà sostenere un test obbligatorio a spese del viaggiatore. Se il test risultasse positivo, il viaggiatore sarà sottoposto a una quarantena di 10 giorni in un sito designato, anche a spese del viaggiatore.
Gli arrivi dei viaggi aerei internazionali sono limitati al Tambo International Airport a Johannesburg, al King Shaka International Airport di Durban e il Cape Town International Airport.
Per quanto riguarda le crociere, tutte le navi passeggeri non potranno sbarcare passeggeri internazionali in nessun porto sudafricano.