Il travel visto da Mastercard: «Evoluzione cashless e città smart»

Il travel visto da Mastercard: «Evoluzione cashless e città smart»
05 Agosto 07:00 2020 Stampa questo articolo

Digital journey, in città e quando ci si sposta. E quindi, avanti tutta con il contactless e con le smart city, garantendo la massima sicurezza e permettendo «alle persone servizi e soluzioni che possano dare tranquillità in un contesto in continua evoluzione». Sono le parole di Luca Corti, vice president business development Italy di Mastercard, azienda che in Italia conta la bellezza di 74 milioni di carte in circolo, in sostanza più di una per abitante, e si rivela tra i pilastri essenziali di quella che sarà la rivoluzione del payment e delle abitudini quotidiane e di viaggio delle persone di tutto il mondo.

L’Italia, in termini di pagamenti digitali, è effettivamente pronta a ricevere e a soddisfare le esigenze dei turisti stranieri?
«A livello di pagamenti digitali gran parte del nostro Paese è pronto ad accogliere i turisti da qualsiasi parte del mondo, a partire dall’aeroporto o stazione in cui arrivano fino a tutto il loro percorso verso il centro delle città, soprattutto le più grandi che negli ultimi anni sono diventate sempre più smart. Nei centri urbani come Roma, Milano, Firenze e Torino, solo per fare degli esempi, il trasporto pubblico in metropolitana e sui mezzi pubblici è completamente digitalizzato, grazie al contactless, come è avvenuto in grandi metropoli internazionali come Londra o New York».

La penetrazione di questa tecnologia è ai massimi storici…
«Sì, sfiorando il 75% delle transazioni con carte di pagamento. E l’accettazione permette a chi viene dall’estero di non incontrare più ostacoli, come poteva accadere anni fa, all’utilizzo delle carte e degli strumenti di pagamento digitali, che semplificano enormemente la quotidianità dei turisti evitando scomodi e poco convenienti cambi valuta e la necessità di prelevare all’Atm».

Il Covid, poi, ha accelerato di molto il processo di digitalizzazione anche nel quotidiano…
«Una delle principali conseguenze della pandemia e del distanziamento sociale imposto in questi mesi, come evidenziato, è stata un’accelerazione del passaggio dal contante ai pagamenti digitali. Durante l’emergenza Covid-19 i nostri connazionali si sono rivolti al digitale per effettuare acquisti, in alcuni casi scoprendo per la prima volta le loro potenzialità. Il dato rilevante è che questo trend, dichiarano i consumatori e gli esercenti, continuerà nel futuro. Ciò su cui indubbiamente è, invece, necessario lavorare è promuovere l’educazione ai più recenti strumenti di pagamento che risultano ancora poco conosciuti e poco utilizzati, sebbene in generale gli italiani si dichiarino aperti e favorevoli, ed educare anche sulla sicurezza di tali mezzi».

Mastercard è soddisfatta del lavoro svolto dal governo?
«Complessivamente, il giudizio sulle misure governative è estremamente positivo. Le forme di incentivazione, come ad esempio la lotteria scontrini, il credito di imposta o il cashback, sono la chiave per una maggiore diffusione dei pagamenti elettronici. Considerato il piano cashless che il nostro governo sta proponendo, è importante sottolineare come oggi sia fondamentale incentivare l’uso dei pagamenti elettronici senza sanzionare i cittadini o gli esercenti in alcun modo, ma anzi di offrire alla gente una nuova visione, più smart, veloce e semplice. Alcune misure sono state rimandate a causa dell’insorgere della pandemia, ma confidiamo che i pagamenti digitali e la collaborazione con tutti gli attori di un sistema che si muove positivamente verso le nuove tecnologie possano essere i giusti passi per la ripartenza dell’Italia».

Attualmente che posizione ricoprite nel travel?
«Il focus di Mastercard nel settore travel è significativo, in quanto le nostre carte sono accettate in tutto il mondo e vengono utilizzate ovunque per i più diversi tipi di acquisti. Come Mastercard, vogliamo che l’esperienza del consumatore quando viaggia sia il più fluida possibile. Per questo parliamo di digital journey, in città e quando ci si sposta. Lavoriamo, inoltre, a un programma di esperienze per i nostri possessori di carte negli aeroporti internazionali, come ad esempio le lounge dedicate, ma anche ai fast track e ai parcheggi riservati, ampiamente presenti anche in Italia. Tra gli altri progetti, un anno fa, abbiamo inoltre lanciato all’aeroporto di Leonardo Da Vinci a Roma, il Bistro by Mastercard, ristorante cashless pensato per offrire una food experience all’insegna della tradizione culinaria italiana con particolare attenzione a quella romana e, allo stesso tempo, sperimentare le più innovative tecnologie che rivoluzioneranno l’esperienza dei viaggiatori italiani e internazionali».

Le agenzie di viaggi (ma non solo) spesso lamentano l’elevato importo della merchant fee sulle pratiche. Su questo potrebbe esserci una soluzione più agevole?
«La discussione sui pagamenti elettronici spesso si concentra sul costo pagato dagli esercenti per l’accettazione della moneta elettronica. Queste considerazioni non tengono presenti molti elementi utili per una riflessione complessiva sui costi-benefici delle transazioni digitali. Lo scenario competitivo dopo l’introduzione della regolamentazione europea è molto agguerrito: esistono varie soluzioni di business, a seconda delle diverse esigenze. Inoltre una maggiore consapevolezza degli strumenti permette una migliore comprensione delle dinamiche commerciali, garantendo più tutele sia per gli esercenti che per i consumatori. Il costo esplicito delle commissioni andrebbe confrontato con il costo nascosto legato alla gestione del contante e inoltre il funzionamento del sistema, in termini di sicurezza ed efficienza, ha dei costi di gestione che devono essere coperti. Infine in termini di innovazione, servono investimenti continui per offrire esperienze di pagamento sempre più facili, immediate e integrate nella quotidianità».

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Giulia Di Camillo
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