La corsa al recupero dei numeri pre Covid per il turismo è quasi compiuta, nonostante l’instabilità geopolitica, l’inflazione, le preoccupazioni crescenti dei viaggiatori per gli eventi meteorologici.
Se nel 2023 gli arrivi turistici internazionali hanno recuperato l’89% dei livelli 2019 e i ricavi delle esportazioni derivanti dal turismo il 96%, la fotografia dei primi tre mesi del 2024 di Un Tourism vede gli arrivi al 97% del pre pandemia.
Secondo l’organizzazione mondiale del turismo, più di 285 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale tra gennaio e marzo, circa il 20% in più rispetto al primo trimestre del 2023. Si prevede una ripresa completa nell’arco di quest’anno, sostenuta dalla forte domanda, dal miglioramento della connettività aerea e dei volumi in recupero della Cina e di altri importanti mercati asiatici.
Analizzando il primo trimestre 2024 nelle varie regioni del mondo, Un Tourism registra la crescita più forte in Medio Oriente, con arrivi internazionali che hanno superato del 36% i livelli pre pandemia e del 4% il primo trimestre del 2023.
L’Europa, la più grande regione di destinazione del mondo, ha superato per la prima volta i livelli pre pandemici (+1% rispetto al primo trimestre 2019): 120 milioni di turisti internazionali nei primi tre mesi dell’anno, sostenuti da una forte domanda intraregionale.
L’Africa ha accolto il 5% in più di arrivi nel primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2019 e il 13% in più rispetto al primo trimestre 2023.
Le Americhe hanno praticamente recuperato i numeri pre pandemia in questo primo trimestre, con gli arrivi che hanno raggiunto il 99% dei livelli del 2019.
Il turismo internazionale sta vivendo una rapida ripresa in Asia e nel Pacifico, dove gli arrivi hanno raggiunto l’82% dei livelli pre pandemia nel primo trimestre del 2024, dopo aver recuperato del 65% nel 2023.
«La ripresa del settore è una notizia molto gradita per le nostre economie e per i mezzi di sussistenza di milioni di persone – ha dichiarato Zurab Pololikashvili, segretario generale di Un Tourism – Tuttavia c’è la necessità di garantire politiche turistiche e gestione adeguata delle destinazioni, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e l’inclusione».
Per quanto riguarda le sottoregioni, il Nordafrica ha registrato la performance più forte nel primo trimestre del 2024 con il 23% in più di arrivi internazionali rispetto a prima della pandemia, seguito dall’America Centrale (+15%), dai Caraibi e dall’Europa occidentale (entrambi +7%). L’Europa mediterranea ha superato dell’1% i livelli pre pandemia, mentre il Sudamerica ha praticamente raggiunto i livelli 2019. Il Nord Europa ha recuperato il 98% dei livelli pre pandemici, mentre l’Africa subsahariana e il Nordamerica hanno recuperato entrambi il 95%.
E ancora, molte destinazioni in tutto il mondo hanno continuato a ottenere ottimi risultati nel primo trimestre 2024, tra cui Qatar (+177% rispetto al primo trimestre 2019), Albania (+121%), Arabia Saudita (+98%), El Salvador (+90 %), Tanzania (+53%), Curaçao (+45%), Serbia (+43%), Turks e Caicos (+42%), Guatemala (+41%) e Bulgaria (+38%).
La buona performance del turismo internazionale è testimoniata anche dall’indice di fiducia del turismo delle Nazioni Unite che ha raggiunto i 130 punti (su una scala da 0 a 200) per il periodo gennaio-aprile, al di sopra delle aspettative (122) espresse per questo periodo a metà gennaio.
A livello economico, le entrate del turismo internazionale hanno raggiunto 1,5 trilioni di dollari nel 2023, numero che in apparenza indica un completo recupero dei livelli pre Covid, ma che in termini reali – al netto dell’inflazione – indica una ripresa del 97%.
L’Europa ha generato le entrate più elevate nel 2023, con destinazioni che hanno guadagnato 660 miliardi di dollari, superando del 7% i livelli pre pandemia. Le entrate in Medio Oriente sono aumentate del 33% rispetto al 2019. Le Americhe hanno recuperato il 96% dei guadagni pre pandemia e l’Africa il 95%. L’Asia e il Pacifico hanno ottenuto il 78% delle entrate pre crisi, un risultato notevole se paragonato al recupero del 65% degli arrivi dello scorso anno.
I ricavi totali dell’export del turismo internazionale, compresi introiti e trasporto passeggeri, hanno raggiunto 1,7 trilioni di dollari nel 2023, circa il 96% dei livelli pre pandemia. Il Pil diretto del turismo ha recuperato i livelli pre Covid, raggiungendo circa 3,3 trilioni di dollari nel 2023, equivalenti al 3% del Pil globale.
Diverse destinazioni hanno ottenuto risultati notevoli in termini di entrate nel primo trimestre 2024 (rispetto al 2019), tra cui: Serbia (+127%), Türkiye (+82%), Pakistan (+72%), Tanzania (+ 62%), Portogallo (+61%), Romania (+57%), Giappone (+53%), Mongolia (+50%), Mauritius (+46%) e Marocco (+44%).