Se Emilio Salgari diceva – o almeno così vuole la vulgata – “scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli” (e potrebbe ben essere una massima appartenente a chi, senza muoversi da casa o quasi, scrisse di avventure leggendarie in capo al mondo), è indubbio che il legame tra i libri e i viaggi è stretto, più stretto che mai. E non parliamo solo di libri che i viaggi li raccontano, dai reportage agli intramontabili resoconti, dal Viaggio in Italia di Goethe agli scritti di Tiziano Terzani o Paolo Rumiz.
Sempre più c’è chi sceglie la meta di un viaggio per ripercorrere le orme del protagonista di un libro, per ritrovarne le atmosfere. E biblioteche, librerie, case museo, sono parte integrante di numerosi itinerari. Si moltiplicano le esperienze – dai tour tematici alle passeggiate letterarie – e le guide tematiche, senza dimenticare la solida presenza, in Italia e non solo, di una realtà come i Parchi letterari, l’associazione che riunisce territori accomunati da un genius loci, dall’essere stati luoghi importanti nella vita e nell’opera di scrittori e poeti. Ultimi due appena inaugurati sono il parco letterario dedicato al poeta romantico inglese Percy B. Shelley nel Golfo dei poeti e quello, a Tivoli, che raccoglie l’eredità di tre grandi personaggi che vissero questo luogo, Marguerite Yourcenar, Ludovico Ariosto e Ignazio di Loyola.
Il turismo letterario, dunque, piace, e se capace di intercettare un target giusto può diventare una motivazione di viaggio interessante e una modalità di proposta da parte di agenzie di viaggi e operatori alla ricerca di nicchie e nuove proposte tematiche. A a sancire il suo valore è arrivata negli ultimi tempi una legittimazione molto importante: è entrato anche nel mondo accademico. Sono ormai numerosi i saggi, gli studi, gli scritti che esplorano questa tendenza, sono diffuse discipline – come la geografia letteraria – i corsi di studio e le esperienze che portano gli studenti a misurarsi sul campo realizzando veri e propri itinerari letterari, come accade all’Università di Genova con il progetto legato ai percorsi di Eugenio Montale e Giorgio Caproni.
Con l’obiettivo di studio e ricerca, certo, ma anche di creare una connessione sempre più stretta con il mondo di chi, il turismo, lo fa quotidianamente, e formare i professionisti del futuro.
È accaduto la scorsa primavera quando a Pistoia si è tenuto il primo Corso di formazione in turismo letterario. Capofila del progetto. Il Centro Tule, il centro per il Turismo Letterario. Di cosa si tratta? È il primo centro di ricerca universitario che nasce, in Europa, con l’intento di occuparsi in maniera specifica del turismo letterario. Collegato all’insegnamento “Letteratura, turismo e promozione del territorio”, presente nel piano di studi del corso di laurea dell’Università per Stranieri di Perugia su Made in Italy, cibo e ospitalità, è stato istituito nel dicembre 2021, è guidato da un comitato scientifico internazionale ed è diretto dal professor Giovanni Capecchi.
E, dalla sua nascita, ha già realizzato diversi progetti in linea con i suoi intenti: promuovere attività di ricerca, fare rete tra le iniziative italiane ed europee intorno al tema della promozione territoriale che parte dalla letteratura, contribuire a mettere in collegamento il mondo accademico e istituzionale ed economiche che operano nell’ambito del turismo.
IL CONVEGNO AD ALIANO
I prossimi 11 e 12 ottobre si terrà il terzo Convegno internazionale del Centro Tule. Sarà dedicato al “turismo letterario nei luoghi di confino, esilio e prigionia” e si svolgerà in un luogo simbolo di questo tema: Aliano, ovvero il paese della Basilicata in cui tra il 1935 e il 1936 venne confinato Carlo Levi, l’autore di “Cristo si è fermato a Eboli”. E dove oggi ha sede il parco letterario a lui dedicato. Il convegno prevede anche una giornata di preapertura a Matera e una visita ai Calanchi.
GLI STRUMENTI
Inoltre, il Centro Tule cura anche la compilazione di un E-Dictionary of literary tourism, un dizionario in cui docenti, studiosi, ricercatori, giornalisti e professionisti procedono alla compilazione di una serie di voci relative al turismo letterario nelle sue diverse sfaccettature, territoriali (come per esempio Il turismo letterario a Torino o a Berlino) che di tipologia (dal biblioturismo alle case museo). Un progetto in progress e in continuo aggiornamento, che si può consultare online liberamente, come di libera fruizione open access sono anche i volumi in pdf pubblicati nella collana Tule, per chi volesse approfondire e trovare contenuti e case studies sui luoghi letterari e sulla loro valorizzazione in termini di promozione territoriale.