Il turismo organizzato “deve” prendersi Millennial e Gen Z

Il turismo organizzato “deve” prendersi Millennial e Gen Z
05 Giugno 07:00 2024 Stampa questo articolo

Il dialogo con le nuove generazioni è una sfida stimolante (e possibile) per il turismo organizzato. Generazione Z e Millennial cercano personalizzazione, assistenza, ma soprattutto costi accessibili e sconti. Secondo l’Osservatorio del t.o. ScuolaZoo, che ha condotto un sondaggio su 3.300 ragazzi tra i 17 e i 26 anni, ben il 47% di chi si avvale di un tour operator o un’agenzia di viaggi mette al primo posto i prezzi. Nice to have per il 79% degli intervistati la possibilità di avere un gadget omaggio a destinazione da parte del brand organizzatore o di un partner: ad esempio bottiglie d’acqua (31%), snack (25%), creme solari (19%), costumi (17%) e occhiali da sole (8%).

STRATEGIA OMNICHANNEL

L’approccio richiesto è ovviamente ad hoc. «I giovani sono molto più informati e autonomi grazie all’accesso immediato alle informazioni online. Tuttavia, apprezzano ancora il valore aggiunto dei t.o. e delle agenzie – ci ha spiegato Fabio Savelloni, direttore generale di Idee per Viaggiare – Noi stiamo implementando una strategia omnicanale che integra perfettamente i vari punti di contatto tra digitale e offline. Questo permette alla Gen Z e ai Millennial di vivere un’esperienza di prenotazione fluida e senza soluzione di continuità, dall’ispirazione fino al post tour. Per raggiungerli, vanno adottate strategie di comunicazione che sfruttano le nuove tecnologie e le piattaforme digitali. Ad esempio, l’utilizzo di contenuti visivi accattivanti su Instagram, TikTok e YouTube è fondamentale per catturare l’attenzione di questi giovani viaggiatori, offrendo contenuti che rispondano alle loro passioni e a interessi specifici, come avventure all’aria aperta, esperienze culinarie e viaggi green».

LA MANO DEI CONTENT CREATOR

Fondamentali perciò anche le partnership con influencer e content creator. «Le attività che svolgiamo sono tutte volte a rafforzare e incrementare ulteriormente il rapporto e il lavoro con le agenzie di viaggi, nostri partner di riferimento – ha proseguito Savelloni – Già nel 2010 l’azienda ha dedicato risorse e investimenti all’ambito digital marketing e ai profili social aprendo la pagina Facebook e l’account Twitter nello stesso anno, quando questi non erano ancora considerati veri e propri asset strategici. I social media non sono solo uno strumento di promozione, ma una piattaforma per costruire relazioni autentiche e durature con i clienti. Investirci significa anche essere pronti a rispondere rapidamente alle domande e ai bisogni dei clienti, creando un senso di comunità e fiducia che può tradursi in fedeltà al brand e passaparola positivi».

SPIRITO DI CONNESSIONE

Specialista in campo under 30 è Utravel, brand del Gruppo Alpitour che confeziona prodotti formato young. «I ragazzi ci scelgono principalmente perché li aiutiamo nell’organizzazione di un viaggio con altre persone, generalmente sconosciute – ha commentato il ceo e confounder Gianluca Di Donato – Un numero sempre maggiore di giovani vive in un contesto sociale che li rende soli. Il viaggio diventa, quindi, quel momento che ti dà la possibilità di connetterti realmente con le persone, senza barriere digitali. Fare tour operating nel macrocosmo dei giovani è possibile, ma bisogna puntare molto l’attenzione sugli aspetti più emozionali ed esperienziali che un viaggio porterà».

Ce lo conferma anche Diana Sanguinetti, alla guida del tour operator Ecoway Travel, che intercetta gli young traveller nel mondo online «e in particolare su Instagram – ha avvertito – dove il t.o. conta 37mila follower anche in virtù del contributo dei content creator, che a Millennial e Generazione Z piacciono tanto. La destinazione preferita? Senza dubbio il Giappone».

VIAGGI EVENTO E DI GRUPPO

«Ciò che è fondamentale è capire le esigenze dei ragazzi, e dunque creare un prodotto che li soddisfi appieno – ha dichiarato Erica Landonio, head of marketing di ScuolaZoo, il cui target di riferimento sono i 16-22enni e parte di One Day Group, lo stesso di WeRoad e belive, nuovo brand che parla agli over 22 – I giovani vogliono conoscere nuove persone, dopo lo scossone Covid hanno la necessità di socializzare e nei nostri viaggi studiamo quelli che possono essere tutti i momenti utili, alzando man mano il numero delle attività e le emozioni annesse. La parola d’ordine è emotività. A livello di campagne e advertising, ci concentriamo anche sui genitori e la voglia di viaggi organizzati è cresciuta nettamente». Un altro filone, infine, è quello del viaggio evento: «Il brand Lemonade per under 25 è il nostro core business – ha concluso Marco Capacchietti, al timone di Sand Agency – Vendiamo le tipiche mete da vacanza estiva come Corfù, Zante, Lloret de Mar e Malta. Il must sono la componente musicale, i festival e l’intrattenimento. Imprescindibili per questo tipo di vacanze».

L’OSTELLO CAMBIA PELLE: ORA È A ZERO EMISSIONI

Gli ostelli continuano a essere una scelta popolare tra i giovani, sia per la loro economicità, sia per l’atmosfera sociale. Una testimonianza arriva dalla tedesca A&O, il cui chief marketing officer Philip Winter ci ha raccontato: «Sempre più giovani cercano opzioni di viaggio accessibili ma anche sostenibili, nel 2025 saremo la prima catena europea di ostelli a zero emissioni. Vogliamo mantenere nel tempo la nostra promessa: “Everyone can travel”». Il mondo delle agenzie? «Resta un veicolo prezioso per i gruppi di giovani clienti, soprattutto quelli che viaggiano per motivi scolastici e sportivi. Noi di A&O offriamo uno strumento per i rivenditori che permette alle adv di visualizzare la disponibilità delle camere in tempo reale con condizioni speciali, proprio per conquistare i ragazzi», ha concluso Winter.

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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