Ancora una volta è il turismo a rappresentare l’unico indicatore economico positivo e comparto trainante dell’economia del Sud. Lo certifica l’analisi semestrale elaborata da Confindustria e Srm – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo.
In un quadro che vede un allarmante rallentamento nell’economia del sud Italia, con crescita zero delle imprese e stretta creditizia con 14 miliardi di euro in meno erogati a sostegno di imprese e famiglie, emerge come unica buona notizia l’incremento a doppia cifra (+15%) del turismo in termini di arrivi e una spesa dei visitatori stranieri lievitata al +8,8%.
Per il resto, il quadro economico del Mezzogiorno desta molta preoccupazione con 1,5 milioni di disoccupati, maggiori ritardi nei pagamenti fra imprese (18 giorni in media) e un progressivo rallentamento degli investimenti pubblici.
Tra le “cure” indicate dagli analisti di Confindustria-Srm, il rilancio del credito d’imposta, spinta sulla logistica e in particolare sui porti turistici, oltre a una politica di investimenti pubblici che miri a valorizzare le eccellenze del territorio, prevalentemente turistiche, anche nel rispetto delle linee guida del Mipaaft orientate a deconcentrare e destagionalizzare l’incoming.