by Redazione | 18 Novembre 2021 15:24
«Quella del Veneto è stata un’estate senza fine, complici il bel tempo e il desiderio molto forte di vacanza». Sono le parole dell’assessore al Turismo regionale, Federico Caner, che spiega come «il mese di settembre ha regalato alla nostra Regione davvero molte soddisfazioni, registrando più presenze dello stesso mese in epoca pre-Covid (+0,3%). Oggi, dati alla mano, abbiamo la conferma che la prima regione turistica d’Italia mantiene inalterati i suoi punti di forza e quindi, l’impegno futuro sarà di pensare ad un’offerta capace di accogliere i visitatori 365 giorni l’anno».
«I segni di ripresa del turismo in Veneto sono evidenti e premiano l’atteggiamento di resilienza di tutto il mondo imprenditoriale turistico veneto, che non si è mai arreso affrontando la realtà e la pandemia con pragmatismo – sottolinea Caner – Il prolungamento della stagione estiva e il desiderio di stare all’aria aperta hanno giocato un ruolo fondamentale: quest’anno si contano più presenze di settembre 2019 al mare (+18,4%), al lago (+9,8%) e in montagna (+16,2%). Il comparto alberghiero è quasi tornato alle cifre di settembre 2019 (-12%), mentre per le strutture extralberghiere si registra un interesse in forte crescita (+10,4%)».
Nello specifico l’intero quadrimestre estivo ha retto il confronto con lo stesso periodo del 2019, che era stato definito un anno eccezionale dal punto di vista dei flussi turistici, registrando da giugno a settembre oltre 39 milioni di presenze, contro i 46 milioni del 2019 (-14,7%) e 8,1 milioni di arrivi (-23,7%), rispetto ai 10,7 milioni del 2019.
A soffrire maggiormente sono ancora le città d’arte, mete appannaggio del turismo estero, dove il numero degli arrivi rispetto al 2019 resta comunque negativo (-35,9 %). Cresce però il numero degli italiani che decidono di visitare le città venete: rispetto al 2019 la percentuale è cresciuta del 14,1 %.
I turisti italiani sfruttano appieno le occasioni proposte dal territorio veneto, tanto da risultare in forte crescita anche rispetto al 2019 (giugno +4%, luglio +22,9%, agosto +13,8%, settembre +25,5%).
«Complici le restrizioni, a scegliere il Veneto sono stati gli stessi italiani e i veneti – specifica ancora l’assessore – Una clientela sulla quale dobbiamo continuare a puntare e fidelizzare, nella convinzione che le straordinarie potenzialità dell’offerta veneta sappiano stare al passo con una domanda in continua evoluzione».
Il passaggio alla zona bianca nel mese di giugno e la ripresa dei voli Usa-Venezia di luglio hanno rappresentato un invito per gli stranieri, i cui pernottamenti risultano in forte aumento rispetto all’anno scorso (raddoppiati nel quadrimestre giugno-settembre), anche se il confronto con il 2019 non è ancora favorevole (-42,1%).
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