by Redazione | 23 Marzo 2020 11:45
L’assessore regionale al turismo, Federico Caner, ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti delle categorie e degli operatori del settore turistico e delle Ogd del Veneto, ha tentato di fare il punto sulla crisi determinata dalla pandemia di coronavirus, sulle azioni da attuare subito a sostegno di aziende e lavoratori e in futuro, superata l’emergenza sanitaria, sul fronte della promozione e del rilancio dell’offerta turistica.
«È stato un incontro utile e molto partecipato – afferma l’assessore – che ha visto l’adesione della quasi totalità delle rappresentanze del settore, alle quali ho illustrato le direttrici su cui ci stiamo muovendo, dovendo purtroppo fare i conti con la grande incertezza sui tempi entro i quali questa fase emergenziale potrà concludersi».
Caner ha sottolineato che insieme agli altri colleghi assessori regionali allo sviluppo economico e al lavoro, Marcato e Donazzan, sta lavorando su diversi tavoli per portare al Governo le istanze dell’intera struttura economica veneta, di cui il turismo è componente fondamentale: strumenti finanziari adeguati per impedire la chiusura delle imprese, la perdita di professionalità consolidate e di capitale umano, mettendo insieme le disponibilità di tutti, Stato, Regioni, Camere di Commercio, anche riconvertendo i finanziamenti europei, per dare sostegno al credito e costituire dei fondi sostanziosi che soddisfino le esigenze di liquidità immediata delle aziende, guardando, oltre che ai futuri investimenti, alle attuali necessità di spesa corrente.
Inoltre, è stata ribadita la assoluta necessità di dilazionare il pagamento degli oneri fiscali e previdenziali e la sospensione di tasse che gravano pesantemente sulle attività in questo periodo di chiusura. Prioritaria è anche la tutela, attraverso ammortizzatori sociali e altri interventi, degli addetti, dei dipendenti, dei lavoratori stagionali, dei liberi professionisti e di quelle professioni tipiche di un sistema polverizzato come quello turistico.
«È emersa una diffusa insoddisfazione per i contenuti del decreto Cura Italia, nel quale sono totalmente assenti le misure per il settore turistico – aggiunge Caner – e quindi chiederemo al Governo di dedicare nei prossimi annunciati decreti maggior attenzione a un’industria trainante del nostro Paese e la prima nel Veneto: ripartire dal turismo non è una rivendicazione di settore, ma una reale prospettiva di uscita dalla crisi dell’intera economia nazionale».
E continua sostenendo l’istituzione di una task force regionale composta da esponenti delle categorie più ampiamente rappresentative del turismo, da analisti ed esperti di marketing: «questo gruppo ristretto si interfaccerà costantemente con tutte le componenti, alle quali chiediamo di fornire proposte e progetti per predisporre una programmazione il più possibile condivisa. Insomma, vogliamo giocare di squadra e lasciare indietro nessuno».
Per quanto riguarda la fase post emergenza, quella che molti degli intervenuti hanno definito della ricostruzione, l’assessore ha rimarcato nel corso della videoconferenza l’importanza del coordinamento e l’imprescindibilità di una regia unica: «Dobbiamo scongiurare fughe in avanti di singoli enti e istituzioni, sovrapposizioni, dispersione di risorse – spiega – e in particolare sul fronte della promozione concertare una forte, diffusa e vigorosa azione univoca del Veneto a livello nazionale e internazionale, contemplando le tipicità e le peculiarità delle diverse destinazioni ma lanciando un messaggio coordinato, avvalendoci dei suggerimenti dei vari comprensori. Dobbiamo approfittare di questo momento per riorganizzare il nostro sistema, per dare un assetto più efficiente alle Ogd, partendo dalla consapevolezza che affronteremo un mercato globale completamente nuovo, ricostruito dalle macerie di una crisi mondiale, e per essere competitivi dobbiamo approcciarci in modo innovativo, come Veneto e come Italia».
Infine, per quanto riguarda il turismo digitale, Caner ha condiviso l’opportunità da molti sostenuta di aprire una nuova fase di confronto con le Olta per raggiungere quell’equilibrio che purtroppo è mancato nelle scorse settimane allo scoppio della pandemia, che ha provocato gravi danni economici a molte aziende ricettive.
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