Le autorità locali hanno diramato lo stato di allerta gialla a Città del Messico a causa dell’intensa attività del vulcano Popocatepetl poiché da diverse ore dal cratere arrivano sempre più vicini alla capitale ceneri e vapore acqueo.
L’intensa attività del vulcano ha influenzato le operazioni dell’aeroporto internazionale di Città del Messico, dove sono stati cancellati diversi voli.
La compagnia di bandiera Aeroméxico da sola ne ha sospesi 22. Le esalazioni hanno causato un’impressionante colonna di fumo e l’emissione di cenere è caduta in almeno sei comuni situati ai piedi della montagna.
Il ministero della Difesa messicano ha reso noto di aver approntato un piano di emergenza che scatterà nel caso l’allarme per l’eruzione del vulcano dovesse ulteriormente aggravarsi. Il vulcano infatti, noto agli abitanti con il diminutivo di Popo, che significa “collina fumante”, è tra i più pericolosi dell’America Latina, dal 1354 sono state registrate 18 eruzioni, ed è attualmente uno dei più monitorati al mondo.
Il piano prevede la mobilitazione di 6.500 soldati che si occuperanno dell’evacuazione di oltre 127.000 persone residenti vicino al vulcano, a Puebla, Estado de México, Tlaxcala e Morelos.