La due giorni del Wttc a Manila si conclude con un focus molto ampio sul tema dell’ambiente e dà appuntamento a fine anno per il secondo summit, che si terrà in Arabia Saudita. Nel corso del 21° global summit (che ha visto L’Agenzia di Viaggi Magazine come unico giornale italiano presente) i circa mille delegati, tutti operatori professionali del settore viaggi e turismo, hanno parlato della ripresa nel post-pandemia con rinnovato ottimismo ma, soprattutto, con l’obiettivo di intervenire concretamente sulle aziende per spingerle ad attuare politiche di attenzione all’ambiente e al sociale.
Di approccio green si è parlato fin dal primo momento, quando la presidente dell’organizzazione, Julia Simpson, ha detto con chiarezza che quella della sostenibilità non è un’opzione ma una strada obbligata. E alla fine della prima giornata ha annunciato l’avvio del programma Hotel sustainability basics, che dovrà coinvolgere tutte le strutture, anche le più piccole, entro tre anni.
L’Hotel Sustainability Basics, in concreto, è un programma di 12 azioni che le strutture ricettive possono attuare per salvaguardare l’ambiente. Si tratta, quindi, solo del punto di partenza di quello che gli stessi promotori del Wttc hanno definito “il viaggio della sostenibilità”.
12 AZIONI PER LA SOSTENIBILITÀ DEGLI HOTEL
All’iniziativa hanno già aderito i maggiori gruppi internazionali, come Jin Jiang International, Louvre Hotels Groupu e Radisson Hotel group, Accor, Barcelò Hotel Group, Melià Hotels International, Indian Hotels Company limited, nonché altre associazioni di hotel di varie parti del mondo, come la Caribbean hotel and tourism association (Chta), la Hotel association of India (Hai), Huazhu Hotels Group e altri ancora. Complessivamente, superano il numero di 50mila alberghi in tutto il mondo.
«Lanciamo l’Hotel Sustainability Basics per garantire che nessun hotel, per quanto piccolo, sia lasciato indietro nel percorso per introdurre delle misure di sostenibilità di base nei prossimi tre anni – ha detto Julia Simpson, presidente e ceo del World Travel & Trade Council presentando l’iniziativa – perché la sostenibilità ambientale non è negoziabile. E non sempre le strutture di piccole dimensioni possono accedere alle informazioni scientifiche su come possono operare per fare la differenza».
I criteri individuati dal Wttc includono azioni per misurare e ridurre l’energia utilizzata, misurare quanta acqua viene utilizzata, individuare e ridurre i rifiuti, e anche ridurre le emissioni di carbone. È previsto anche un programma di riutilizzo della biancheria, l’utilizzo di prodotti di pulizia ecologici, l’eliminazione delle cannucce di plastica e delle bottiglie di plastica monouso. Inoltre, viene implementato la sostituzione dei kit omaggio con distributori che evitano lo spreco di quanto non utilizzato, e sono state definite delle misure in favore delle comunità locali.
Wttc ha lanciato adesso un appello a tutto il mondo della hospitality perché aderisca all’iniziativa: gestori alberghieri, proprietari, associazioni e investitori sono chiamati a supportare l’iniziativa e realizzare questi protocolli entro i prossimi tre anni.
A supporto dell’iniziativa si è espresso anche Randy Durbamd, ceo del Gstc, Global sustainable tourism council: «Questi Hotel Sustainibility Basics sono un ottimo strumento per iniziare il viaggio verso la sostenibilità. I criteri del Gstc per gli alberghi servono come standard mondiale per la ricettività sostenibile e i Basics sono la mappa per raggiungerne otto tra quelli che sono stati più di altri citati dai nostri partner come livelli essenziali. Ecco perché Gstc sostiene questo programma e chiediamo di adeguarsi ai suoi protocolli, se non lo hanno già fatto».
APPUNTAMENTO A RIYADH
Salutando gli ospiti, infine, Simpson ha annunciato che il prossimo Global Summit, il 22° nella storia dell’organizzazione, si svolgerà in Arabia Saudita già quest’anno, dal 29 novembre al 2 dicembre. «Abbiamo ancora molto lavoro da fare per abbattere le barriere post-pandemiche, aprire le economie e armonizzare il sistema informativo dei dati sanitari, in modo da realizzare viaggi senza frizioni. Ma il futuro si presenta luminoso e i prossimi 10 anni ce lo dimostreranno. Adesso guardiamo al nostro 22° global summit, a Riyadh, dove segneremo il nuovo capitolo del recupero di questo settore».
Il ceo dell’Authority saudita del turismo, Fahd Hamidaddin, ha dichiarato: «Siamo onorati di accogliere il mondo con l’esperienza, l’entusiasmo e l’energia saudita. Promettiamo che il prossimo global summit sarà un’esperienza fresca, stimolante e appagante».