È stato approvato in Commissione Affari sociali alla Camera un emendamento al decreto green pass bis, presentato dalla deputata pentastellata Elisa Tripodi per l’utilizzo del certificato verde negli impianti di risalita, proprio mentre il governo ha varato la sua estensione in tutti i luoghi di lavoro.
«La possibilità di utilizzare questo strumento per l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie, senza limitazioni alla vendita dei biglietti, e dunque al numero di posti occupabili dai passeggeri potrebbe garantire la piena ripresa dell’attività sciistica: una priorità per il destino delle nostre aree montane», afferma Tripodi.
La parlamentare valdostana ha anche sottolineato: «Ho sempre sostenuto che lavorare su tutto il comparto del turismo invernale dovesse essere una priorità per il Parlamento e per il governo. Intervenire per tempo proprio per garantire certezze agli operatori del turismo. Il mio emendamento è volto a garantire l’apertura degli impianti affinché non si ripeta quanto accaduto la scorsa stagione».
Questa novità, alla vigilia dell’apertura della stagione sciistica 2021-2022, getta le basi per la piena ripartenza di un settore, quello del turismo montano, che in questi ultimi due anni è stato fortemente colpito dalle conseguenze della pandemia e dall’effetto mediatico della tragedia di Stresa.
Anche per altri operatori della filiera legata al prodotto neve avere a disposizione regole certe, garantendo la sicurezza della fruizione turistica senza penalizzare ulteriormente gli operatori, è un importante contributo alla ripresa dell’intero settore.
«Siamo soddisfatti per l’approvazione dell’emendamento», commenta Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef, l’associazione che riunisce i gestori degli impianti di risalita, che avevano già espresso viva preoccupazione per l’assenza di chiarezza nelle regole per l’accesso a funivie e sciovie nella fase delicata di riapertura della stagione sciistica.