In Scandinavia tutti pazzi per l’Italia: il report Enit

by Redazione | 1 Febbraio 2022 14:14

L’Italia sempre più di moda in Scandinavia, anche a seguito di una campagna promozionale avviata dall’Enit nel giugno 2021 e conclusasi poche settimane fa. L’operazione ha coinvolto tutti i canali di comunicazione della Ticket, la più grande catena di agenzia di viaggi operante su tutti i mercati di riferimento (Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia) mediante proposte di vacanza tematiche diffuse attraverso micrositi Italia nelle varie lingue locali raggiungibili dai siti, social e newsletter, nonché con vetrine Italia nei negozi Ticket in Svezia e Norvegia.

Secondo quanto risulta all’Enit, proprio dal nord Europa si registra una consistente ripresa delle prenotazioni per destinazioni italiane con dati simili ai livelli pre-pandemia. Nel complesso, dai 5 Paesi di provenienza, nel 2019 (ultimo dato pre-Covid)  si contavano circa 1,9 milioni di viaggiatori (-0,9% sul 2018), quasi 11,5 milioni di notti e circa 1,3 miliardi di euro di entrate economiche (+3,5%).

La Lombardia era risultata  la regione con la quota parte più alta della spesa complessiva in Italia per tre Paesi del Nord Europa: Finlandia (30,2%), Norvegia (34,2%) e Svezia (24,3%). I viaggiatori dalla Danimarca e dall’Islanda, sempre nel 2019, si erano concentrati in Veneto rispettivamente con il 19,8% e il 32,9% del totale speso in Italia.

A conti fatti, sempre in termini di spesa, la vacanza culturale in Italia è quella maggiormente apprezzata dai viaggiatori dei Paesi del Nord Europa. Nel dettaglio i visitatori in Italia dalla Danimarca  sono cresciuti del +17,2% sul 2018, le notti sono state il 9,5% in più e la spesa salita del +34%. Dalla Svezia sono risultati in crescita i viaggiatori (+1,8%) e gli introiti (+4,0% circa).

Più che promettenti per l’immediato futuro i consuntivi  del quarto trimestre 2021,  con prenotazioni aeree  che dalla Danimarca recuperano i volumi pre-covid, mentre quelle dalla Svezia sono al 74%.

«I viaggiatori dal Nord Europa sono preziosi per la ripresa delle città d’arte – spiega il presidente Enit Giorgio Palmucci –e basti pensare che i visitatori dalla Svezia investono il 36,4% della spesa complessiva che nel 2019 è stata di 363 milioni di euro mentre la Danimarca spende il 35,6% su 600milioni di euro, la Finlandia il 29,4% su 113 milioni di euro, la Norvegia il 22% su 183 milioni di euro e infine l’Islanda il 60% su 17 milioni di euro. Ed a trarne beneficio anche il turismo active. La Finlandia spende il 7% del totale, la Svezia il 4,2%, la Danimarca il 2,4% e la Norvegia sfiora il 2,0%. Nonché il Mice: il  viaggio d’affari in Italia è un segmento che rappresenta il 12,5% del totale della spesa di viaggio per la Danimarca, circa l’8% per la Finlandia, il 17,7% per la Norvegia e il 18,5% per la Svezia».

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