by Redazione | 25 Luglio 2023 11:15
È tornato pienamente operativo l’aeroporto di Palermo, rimasto chiuso per alcune ore a causa di un vasto incendio[1] sulle alture di Cinisi che la scorsa notte era arrivato a lambire il perimetro dello scalo. Per ora gestito un numero limitato di partenze, monitorata la situazione in arrivo, come comunica l’ufficio stampa della Gesap, la società che gestisce lo scalo. Da stamane sono stati cancellati oltre venti voli, quattro sono stati dirottati su Trapani Birgi.
E mentre è stata riaperta al traffico l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo nel tratto tra Tommaso Natale e Capaci in entrambe le direzioni., le montagne e le colline attorno Palermo – dove anche oggi la temperatura supera i 40 gradi – continuano a bruciare, nonostante il lavoro incessante dei vigili del fuoco e l’intervento dei Canadair. Ha preso fuoco anche la quarta vasca della discarica comunale, facendo scattare l’allerta per il rischio diossina, e quella nei pressi dell’ospedale Cervello, che è stato minacciato dalle fiamme ma non evacuato.
Un’anziana è morta e oltre 1.500 persone sono state evacuate a causa dell’aria irrespirabile. «La situazione a Palermo è molto grave», osserva la Protezione Civile Sicilia. Più in generale, bricia l’intera Sicilia: sono oltre 80 gli incendi sull’isola.
La situazione del traffico aereo resta comunque critica: da otto giorni è chiuso il Terminal A dell’aeroporto di Catania[2] per un incendio interno e gli altri scali della Sicilia sono ormai al collasso[3]. Per questo Federconsumatori è pronta ad assistere i cittadini coinvolti, ma rivendica maggiore qualità, efficienza e sicurezza nel trasporto aereo.
«Quella del 2023 si prospetta come un’estate all’insegna dei disagi, specialmente per chi ha scelto di viaggiare in aereo – si legge in una nota – Tra voli dirottati per il maltempo e turisti che tentano di rimpatriare dalle isole greche[4] a causa dei roghi che le stanno devastando, oggi nell’occhio del ciclone torna la Sicilia. Si trovano in tilt i principali scali siciliani: dopo l’incendio che ha coinvolto nei giorni scorsi l’aeroporto di Catania, i voli sono stati dirottati su altri scali, ma rimangono moltissimi i disagi per i passeggeri».
Federconsumatori poi si rivolge ai viaggiatori coinvolti, ricordando che «in caso di cancellazione, trattandosi di “causa di forza maggiore” il costo del biglietto dovrà essere integralmente rimborsato. In caso, invece, di spostamento su un altro aeroporto, qualora non fosse la compagnia a garantire il trasferimento da uno scalo all’altro, invitiamo i cittadini a conservare le ricevute dei costi sostenuti per poi chiedere, via raccomandata o via pec, l’opportuno rimborso».
Per informazioni e assistenza i cittadini possono rivolgersi alle sedi Federconsumatori presenti su tutto il territorio nazionale, oppure contattare lo sportello Sos Turista (da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30) al numero 059.251108 o all’indirizzo mail [email protected] .
«Ma, in questa estate infuocata – prosegue la nota – sorgono molti dubbi sulle criticità, le carenze, le inefficienze e le fragilità del nostro sistema di trasporto, specialmente quello aereo. A fronte di un rincaro esponenziale dei costi dei biglietti aerei, ci si sarebbe aspettati un innalzamento della qualità del servizio, che invece è inaccettabile da molti punti di vista. Al di là delle cause che oggettivamente sfuggono al controllo delle compagnie e dei gestori degli scali, vi è una disorganizzazione di fondo che emerge con chiarezza durante questi eventi, traducendosi in mancata informazione e assistenza ai passeggeri coinvolti, che numerosi si sono rivolti ai nostri sportelli.
È a queste carenze che bisogna rispondere, su scala nazionale ancor prima che regionale. Il turismo, vero e proprio fiore all’occhiello e risorsa preziosa del nostro Paese, non può subire tanti disagi. Non investire in efficienza e sicurezza significa perdere una quota di mercato».
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