Incendio a Los Angeles: sconsigliati i viaggi
“Alla luce del protrarsi dell’emergenza e della scarsa qualità dell’aria in alcune zone di Los Angeles, si suggerisce di riprogrammare i viaggi per turismo nell’area”. Così parlò la Farnesina. Si tratta, dunque, di un vero e proprio sconsiglio emanato oggi dal ministero degli Esteri italiano nei confronti della Contea californiana colpita da uno dei più vasti e dolorosi roghi di tutti i tempi, generato – sono al momento varie le ipotesi – dai fuochi d’artificio di Capodanno e alimentato da fortissimi venti, questi ultimi collegati in qualche misura al cambiamento climatico.
L’emergenza, lo ricordiamo, era scattata l’8 gennaio 2025. “Le Autorità locali hanno emesso un ordine di evacuazione obbligatorio, per l’area di Sunset Mesa di Pacific Palisades”, si legge ancora su Viaggiare Sicuri, che continua a invitare alla “massima prudenza, ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dalle Autorità locali e a monitorare il sito fire.ca.gov”.
Tornando alla cronaca, al momento sono almeno 24 vittime e 16 dispersi, con danni pari a oltre 250 miliardi di dollari, aria irrespirabile e una dichiarata l’emergenza sanitaria.
Ancora tre gli incendi attivi – Palisades, Eaton e Hurst – e c’è grande preoccupazione per i forti venti in arrivo in settimana. Inoltre, sono 150mila le persone senza casa (tra cui anche alcune star del cinema e altri Vip), in 47mila privi di elettricità in California, come rende noto il sito di monitoraggio PowerOutage.us, spiegando che più di 32mila interruzioni sono state registrate nella sola contea di Los Angeles. Arrivati in città anche vigili del fuoco da Messico e Canada.
«È un disastro senza precedenti», ammette il presidente Usa uscente, Joe Biden. Gli fa eco Jonathan Porter, meteorologo capo della società di previsioni meteorologiche AccuWeather: «Questo è già uno dei peggiori incendi boschivi nella storia della California».
La quantificazione, provvisoria, dei danni è in ogni caso superiore a quella degli incendi di Maui del 2023, tra i 13 e i 16 miliardi di dollari, e dopo l’uragano Helene dello scorso anno, tra i 225 e i 250 miliardi di dollari.