È salito a 41 il bilancio delle vittime dell’incidente che ha visto coinvolto un aereo della compagnia russa Aeroflot all’aeroporto di Mosca Sheremetyevo.
L’aeromobile, un Sukhoi Superjet 100, era partito alle 18 (ora locale) dalla capitale russa con direzione Murmansk, ma poco dopo il decollo il pilota aveva avvertito la torre di controllo per un problema tecnico, tentando di effettuare un atterraggio d’emergenza. Fallito il primo tentativo, al secondo l’aereo è riuscito ad atterrare, prendendo però fuoco.
A bordo c’erano 78 persone, e in tutto sono morti 40 passeggeri e 1 membro dell’equipaggio, mentre almeno 11 persone sono ricoverate con ferite da ustione. In una nota ufficiale, Aeroflot ha scritto che l’aeromobile è stato costretto a tornare in aeroporto a causa di “motivi tecnici”. Secondo l’agenzia di stampa russa Interfax, il velivolo si sarebbe incendiato solo una volta iniziato l’atterraggio, e non mentre si trovava ancora in volo.
Il Sukhoi Superjet 100 è un aereo di linea di nuova generazione sviluppato in Russia con la collaborazione di Alenia Aeronautica (Gruppo italiano Finmeccanica) ed entrato in funzione nel 2010.