Incidenti B737 Max: Boeing verso il patteggiamento per frode
Dichiararsi colpevole di frode e patteggiare per i due incidenti mortali dei 737 Max del 2018 e 2019, che provocarono 346 morti. È la proposta che il Dipartimento di giustizia americano intende avanzare a Boeing, ma che ha scatenato la rabbia dei parenti delle vittime. La notizia è stata riferita da alcuni media Usa.
Boeing deve decidere in fretta. Il colosso americano, infatti, avrà tempo sino alla fine della prossima settimana per accettare o rifiutare l’offerta, che include un’altra condizione: l’azienda aerospaziale dovrà acconsentire che un monitor indipendente supervisioni il suo rispetto delle leggi antifrode.
Fin qui tutto chiaro, ma quando il dipartimento di Giustizia ha informato i familiari delle vittime della proposta di patteggiamento, la reazione è stata veemente. La maggior parte ha espresso rabbia e amarezza e preferirebbe che fossero perseguiti ulteriori reati per arrivare a un processo. «I pubblici ministeri stanno ingannando le famiglie», è una delle urla di sdegno che si è alzata dalla folla.
Intanto, Boeing prova a ripartire su un altro fronte delicato. L’azienda americana, infatti, ha annunciato l’acquisto di Spirit AeroSystems per 4,7 miliardi di dollari in azioni. Un’iniziativa legata all’incidente del 737 Max-9 di Alaska dello scorso gennaio, che aveva messo a nudo carenze di qualità e produzione sia di Boeing che del suo fornitore più importante e aveva aperto la lunga crisi della società.
Il valore totale dell’accordo è di circa 8,3 miliardi di dollari, che include l’ultimo debito netto riportato di Spirit, ha precisato l’azienda aerospaziale. Spirit, con sede a Wichita, Kansas, produce parti chiave per gli aerei Boeing.
«Riteniamo che questo accordo sia nel migliore interesse del pubblico, dei nostri clienti delle compagnie aeree, dei dipendenti di Spirit e Boeing, dei nostri azionisti e del Paese in generale», ha dichiarato l’amministratore delegato di Boeing, Dave Calhoun, che lascerà a fine anno.
