by Giorgio Maggi | 29 Marzo 2019 15:33
Anche nel caso della tragedia del Boeing 737 Max 8 di Ethiopian Airlines il colpevole sarebbe stato il cattivo funzionamento del Maneuvering Characteristics Augmentation System (Mcas), il software anti-stallo attivo su tutti gli esemplari dell’aeromobile che entra in funzione automaticamente in caso di problemi al velivolo.
A dirlo, dopo che nelle ultime settimane i sospetti erano circolati un po’ ovunque[1], sarebbero i risultati emersi dall’analisi delle scatole nere del Boeing precipitato il 10 marzo scorso ad Addis Abeba. Come riporta il Wall Street Journal, la stessa cosa sarebbe avvenuta anche nel caso dello schianto del Boeing 737 Max di Lion Air lo scorso autunno. I primi risultati provenienti dalla scatole nere sarebbero stati esposti durante un incontro con la Federal Aviation Administration (Faa) che indaga sull’incidente, in attesa che le autorità etiopi rilasciano il loro primo rapporto entro pochi giorni.
Intanto il colosso dell’aeronautica civile, Boeing, ha promesso pochi giorni fa di fare tutto il possibile per prevenire futuri incidenti, mentre in tutto il mondo gli esemplari di 737 Max in circolazione continuano a rimanere a terra in buona parte del mondo.
«Faremo di tutto per assicurarci che incidenti come questo non succedano piu», è stato il commento di Mike Sinnett, vice presidente della strategia di prodotto della Boeing.
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