by Fabrizio Condò | 8 Aprile 2024 11:51
Non è più un caso, ormai ha tutti i crismi della maledizione. Questa volta per Boeing l’incidente di turno riguarda un 737-800 di Southwest Airlines, che ha perso la copertura di uno dei motori, colpendo un lembo dell’ala, subito dopo il decollo da Denver. Il volo, diretto a Houston, è rientrato nello scalo, dove è atterrato comunque in sicurezza, non senza un po’ di panico a bordo. Come da prassi, la Faa ha aperto un’indagine. L’ennesima per il colosso americano.
Come riferisce la Cnn, nell’audio registrato dal controllo del traffico aereo, uno dei piloti ha detto che «diversi passeggeri e assistenti di volo hanno sentito qualcosa di forte colpire l’ala». I video dei passeggeri, infatti, mostrano il momento in cui si staccano i pezzi.
Southwest ha poi spiegato che i passeggeri avrebbero preso un altro aereo per Houston, con un ritardo di circa tre ore. «Ci scusiamo per l’inconveniente, ma la priorità è la massima sicurezza per i nostri clienti e dipendenti», si legge in una nota del vettore, precisando che non sono stati segnalati feriti. La compagnia americana ha sottolineato come le sue squadre di manutenzione avessero controllato il Boeing, partito da Denver alle 7:49 e riatterrato alle 8:15, dopo aver raggiunto un’altitudine di circa 10.000 piedi.
L’aereo era stato ritenuto idoneo al volo nel maggio 2015, secondo i registri della Faa. Nessun commento di Boeing, che ha rimandato a Southwest per qualsiasi informazione. Questo è solo l’ultimo degli inconvenienti per l’azienda americana in un inizio di anno da incubo, a partire dall’incidente di Alaska Airlines[1] a gennaio. Una serie di problemi a catena irripetibile: da quelli legati ai bulloni saltati[2] ai documenti scomparsi[3], dalla causa degli azionisti[4] fino alle dimissioni del ceo Dave Cahloun[5], per tacere della sfiducia palese votata dal ministro delle Finanze francese Le Maire[6].
Uno psicodramma sfociato nell’indagine penale avviata dal dipartimento di giustizia americano[7], che ora – scrive Reuters – ha deciso di riaprire un capitolo doloroso, forse l’origine dei problemi recenti di Boeing. Domani, infatti, è previsto un incontro con i legali delle vittime dei due tragici incidenti dei 737 Max, che nel 2018 e 2019 avevano provocato 346 morti. Il 24 aprile, invece, appuntamento con le famiglie stesse.
Boeing ha ottenuto l’immunità dai procedimenti penali per gli incidenti mortali del 737 Max, come parte di un accordo raggiunto con il dipartimento di giustizia nel gennaio 2021, che prevedeva un pagamento di 2,5 miliardi di dollari per risolvere un’accusa di cospirazione per frode relativa al design difettoso dell’aereo. Boeing ha rispettato i termini dell’accordo per un periodo di tre anni, che si è concluso il proprio il 7 gennaio 2024.
Esattamente due giorni prima, il 5 gennaio, il distacco di un pezzo di fusoliera dal lato sinistro del 737 Max 9 di Alaska. Il dipartimento di giustizia ha tempo fino al 7 luglio per decidere se Boeing abbia rispettato o violato i termini dell’accordo del 2021. L’intesa imponeva una serie di condizioni alla società, tra cui il rafforzamento del suo programma di conformità, come ha riferito a Reuters una fonte esperta della questione. In caso di violazione accertata, il dipartimento di giustizia potrebbe avviare un procedimento penale contro Boeing.
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