by Redazione | 13 Luglio 2021 11:00
«Al momento non vedo, con i numeri attuali, la necessità di un ritorno di alcune Regioni in zona gialla. Ad oggi non c’è questo rischio, ma vediamo cosa accade nelle prossime settimane». Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ospite di 24 Mattina su Radio24, ha scongiurato almeno temporaneamente l’ipotesi di reintroduzione di restrizioni in Italia causate dalla diffusione della variante Delta. Gli ha fatto eco il collega Andrea Costa, secondo cui «a oggi i dati dicono che l’Italia rimane bianca», perché «dobbiamo osservare, non tanto i contagi, ma i ricoveri in ospedale».
Intanto, dopo i focolai di Malta con le conseguenti restrizioni[1], la stretta del Portogallo[2] e l’allerta spagnola per il caso Maiorca[3] con la chiusura dei locali notturni in Catalogna, l’Olanda ha annunciato lo stop a discoteche e ristoranti a mezzanotte. Ma la notizia che fa più rumore riguarda la Francia che ha annunciato nuove misure di contenimento della variante destinate a fare scuola: dal 21 luglio servirà il green pass anche per entrare nei ristoranti, cinema o teatri. È necessario per accedere «a tutti gli eventi o luoghi in cui sono riunite più di 50 persone», spiega il presidente francese Emmanuel Macron, illustrando l’obbligo di mostrare il documento che attesta la vaccinazione o la negatività al Covid per tutti i cittadini francesi di più di 12 anni.
Una decisione, quella presa dal governo d’Oltralpe, che incontra l’approvazione del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. Pass per ristoranti e trasporti come in Francia? «Concordo con Macron – ha detto a Tg2 Post – La vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità» e l’introduzione di un obbligo del genere può servire a «convincere gli ultimi irriducibili a vaccinarsi».
Nei Paesi con bassa copertura vaccinale, «la situazione è particolarmente grave», ha sottolineato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Delta e altre varianti altamente trasmissibili – ha denunciato – stanno guidando ondate catastrofiche di Covid, che si stanno traducendo in un numero elevato di ricoveri e decessi».
E l’industria turistica, soprattutto sul fronte degli scambi internazionali, continua a vivere un’estate in bilico, senza alcuna possibilità di programmare e prevedere la stagione invernale. Resta aperta la richiesta di rendere operativi corridoi turistici Covid free, reiterata con forza dalle associazioni di categoria. Appello caduto ripetutamente nel vuoto.
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