Incoming, l’allarme dei t.o. di Inside Marche
Lo stallo dell’incoming è totale e sarà difficile ripartire anche dopo l’0emergenza Covid-19 senza adeguate e concrete misure per le imprese di viaggi: è l’allarme lanciato dall’associazione dei tour operator delle Marche, Inside Marche, nel corso dell’incontro in videoconferenza con i facilitatori M5S regionali, i parlamentari Mirella Emiliozzi (Camera) e Giorgio Fede (Senato).
Un confronto voluto da Inside Marche con le istituzioni per verificare tutte le possibili soluzioni al problema del rilancio turistico della regione. I tour operator locali, prevalentemente impegnati nell’incoming, hanno spiegato ai politici che il settore ricettivo è una vera e propria fonte di ricchezza che, attraverso importanti investimenti, veicola costantemente, da ogni parte del mondo, una fetta importante del turismo della Regione Marche.
Nello specifico gli operatori turistici marchigiani chiedono di allungare la cassa integrazione, la possibilità di ricorrere a maggiori leve fiscali, lo sblocco delle pratiche bancarie, un’indennità specifica per il settore turistico el’inserimento nel decreto di un vero e proprio fondo emergenze per il turismo, simile a quello già previsto per il settore culturale.
I parlamentari Emiliozzi e Fede si sono impegnati a portare le istanze dei tour operator regionali ai tavoli di governo nazionale ai fini dell’inserimento nel decreto di aprile di alcune misure a sostegno del comparto del tour operating. Gli operatori hanno anche evidenziato ai due politici che le presenze movimentate durante l’intero arco dell’anno costituiscono il 50% di tutto il movimento turistico delle Marche e, per il 2020, sarà molto difficile poterle confermare a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria.
Attraverso l’aiuto del governo – ed è questo il passaggio-chiave dell’istanza dei tour operator marchigiani – si possono recuperare parte degli investimenti messi in atto da settembre 2019 a marzo 2020, ed evitare contestualmente anche la perdita di moltissimi posti di lavoro.