by Redazione | 18 Febbraio 2019 12:33
“Invece di combattere l’abusivismo e di aggiornare Infotrav, strumento predisposto dall’ormai ex Mibact e contenente l’elenco delle agenzie regolari, alcune amministrazioni locali stanno creando preoccupazione alle adv in regola con controlli burocratici sbagliati e paradossali, ai danni di uno dei settori-chiave dell’economia italiana”. A lanciare l’allarme ci pensa Fto, associazione diretta da Gabriele Milani, che sottolinea “l’effetto negativo del trasferimento di competenze sul turismo dalle Province ai capoluoghi di provincia o ai Comuni, gestito in modo confuso e lacunoso e su cui è urgente un intervento delle istituzioni”. Considerando, inoltre, che ad oggi Infotrav non è passato al Mipaaft insieme al turismo ma è rimasto nel Mibac, orfano di “t”.
Una preoccupazione, quella di Fto, che ha raggiunto l’apice dopo la ricezione da parte di un’adv della richiesta pervenuta dall’ufficio Turismo di un Comune (che l’associazione ha preferito non citare): “Come noto la competenza in materia di agenzia di viaggi è confluita dalla Provincia all’Amministrazione Comunale. Lo scrivente ufficio sta provvedendo a riallineare le procedure e i processi amministrativi alla luce dei nuovi disposti normativi in essere. Da un’indagine di merito è emerso che l’agenzia opera dal 2015 (estratto camerale), ma non risulta iscritta nel data base Infotrav del Mibac”.
È allarmante, fanno sapere da Fto, che un importante Comune oggi utilizzi Infotrav per controllare la regolarità amministrativa di un’agenzia non essendo a conoscenza che questa piattaforma non è affidabile, non è aggiornata con le adv in essere e ne contiene alcune chiuse oramai da anni”.
Come se non bastasse, poi, l’ufficio Turismo del Comune in questione al posto di prendere in considerazione le carte che dimostrano la regolarità dell’agenzia, ha offerto come soluzione quella di presentare una nuova Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività, ndr) come se l’adv avesse operato abusivamente negli ultimi anni.
Alla luce di ciò, Fto spera che quello in questione “resti un caso isolato e che non si creino situazioni analoghe in altri Comuni che comportano perdite di tempo, costi legali e chi sa quali altre conseguenze per l’agente di viaggi”.
Infotrav potrebbe, in futuro, diventare un riferimento pubblico per controllare operatori abilitati e magari anche il possesso dei requisiti di licenza, direttore tecnico, Rc e fondo di garanzia. Ma per farlo è urgente aggiornarsi con la realtà, mettendo in atto dei processi chiari, veritieri e tempestivi di aggiornamento delle informazioni e che quindi permettano di comunicare al viaggiatore chi è in regola ed essere più efficaci nella lotta all’abusivismo.
“La disponibilità di tutte le associazioni è già stata offerta. È forse arrivato il momento di raccoglierla, altrimenti al posto di combattere gli abusivi si continuano a ostacolare quelli in regola”, conclude l’associazione.
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