Inps: “Nessun contributo aggiuntivo di malattia per bar e ristoranti d’hotel”
Significativa precisazione dell’Inps che, su sollecitazione di Federalberghi, ha provveduto a diffondere un’apposita circolare con la quale vengono esclusi bar e ristoranti d’albergo dal versamento del contributo aggiuntivo di malattia, pari allo 0,77% della retribuzione imponibile, che i datori di lavoro dei pubblici esercizi devono versare a favore del personale dipendente.
Al riguardo, Federalberghi aveva rilevato che l’Inps, nell’indicare il campo di applicazione del contributo aggiuntivo, aveva fatto riferimento alle istruzioni fornite con la propria circolare n°71-marzo 1985, omettendo di menzionare la successiva circolare n° 235-ottobre 1992, con la quale l’Istituto, all’epoca, aveva preso atto dell’esito del contenzioso promosso da numerose aziende alberghiere con l’assistenza della Federalberghi (al tempo Faiagt) e aveva confermato l’esistenza di un insieme di casi in cui il contributo in argomento non è dovuto.
«Conseguentemente – spiega il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara – abbiamo rappresentato a Inps la necessità di ribadire la piena validità delle istruzioni fornite con la circolare n° 235 del 1992, al fine assicurare la corretta interpretazione delle disposizioni che regolano la materia ed evitare un ingiusto aggravio degli oneri a carico dei datori di lavoro del settore alberghiero, che finirebbe inevitabilmente per alimentare la riapertura del contenzioso. E l’Inps, in risposta alle nostre sollecitazioni, ha confermato che i ristoranti, caffè, bar annessi all’azienda alberghiera, quando costituiscono parte integrante della stessa e sono gestiti direttamente dall’albergatore, anche se con separata licenza, rientrano nell’ambito organizzativo del comparto alberghiero rappresentato dalla Federalberghi e sono pertanto esclusi dal versamento del contributo».
