Meta (e Instagram) nel mirino dell’Antitrust. Secondo l’Autorità, il colosso Usa non avrebbe adottato iniziative adeguate per fronteggiare la condotta della travel influencer Asia Valente, “che sponsorizzerebbe prodotti, soprattutto strutture turistiche, occultando la finalità commerciale di questa attività e vantando una notevole popolarità basata perlopiù su fake follower”, si legge nella nota.
“Infatti Asia Valente pubblicherebbe sul canale social foto e video di ristoranti, spa, hotel e altre strutture turistiche con le quali si ritiene possa intrattenere rapporti commerciali, senza utilizzare alcuna dicitura che evidenzi la natura promozionale di questi contenuti. Inoltre, l’influencer vanterebbe una notevole popolarità basata su un numero consistente di follower, circa 2 milioni, la maggior parte dei quali sembrerebbe non autentica”, prosegue la nota.
Dunque, l’Antitrust sostiene che “Meta e Instagram non fornirebbero adeguata informazione sull’esistenza e sulle modalità d’uso dello strumento per contrassegnare i contenuti brandizzati né controllerebbe l’effettivo e corretto utilizzo di tale strumento, soprattutto in relazione a contenuti promozionali pubblicati da utenti estremamente popolari, quali gli influencer. Infine, la società non svolgerebbe verifiche in merito all’autenticità delle interazioni sulla propria piattaforma in modo da evitare la raccolta artificiale di ‘mi piace’ e di follower”.