E intanto a Roma il fenomeno Atleticom

03 Aprile 16:00 2017 Stampa questo articolo

Organizzare eventi sportivi che facciano da traino per portare turisti a Roma. È anche questo Atleticom – forse oggi soprattutto questo – nata nel 1999 da un’idea dell’attuale amministratore unico Camillo Franchi Scarselli, alla guida di uno staff di una decina di persone, composto da professionisti forti di una formazione specifica nell’utilizzo dello strumento web, nel marketing, così come nell’organizzare giornate di vero e proprio sport. Competitivo e non. Partendo da realtà di nicchia come la scherma o il pentathlon, per arrivare al podismo, con la Nike, oggi partner della società, che ha davvero spinto Atleticom a diventare grande. Muovendo la bellezza di minimo 2mila persone a evento, fino a un massimo di 12mila, per la maggior parte provenienti da fuori Roma. Facendo quindi, semplicemente, turismo.

«Siamo nati 18 anni fa come editori – esordisce così Scarselli – Noi possediamo una doppia anima: ci occupiamo infatti sia di sviluppo, programmazione e grafica web, e pianificazione e gestione di progetti integrati di marketing e comunicazione, sia di organizzare eventi sportivi. Ma quest’ultima è una sezione che abbiamo fatto crescere in seguito, e oggi ci regala davvero tantissime soddisfazioni».

Una partenza segnata quindi da preziose partnership come quella con la Federazione Italiana Rugby (Fir) o la Federazione Italiana Scherma (Fis), rendendosi artefici di tutto quello che riguarda la gestione del web. Arrivando fino alla We Run Rome, maestosa, di dieci chilometri, che si tiene il 31 dicembre di ogni anno. O la Legion Run, una corsa a ostacoli da fare a squadre, che si svolge in tutto il mondo, con Atleticom che l’ha portata a Roma e – probabilmente a ottobre – a Catania, sull’Etna.

Ciliegina sulla torta Il Miglio di Roma, fatta di un percorso di circa 1.609 metri che da Piazza del Popolo porta fino a Piazza Venezia, in programma il prossimo 4 giugno, «che è la vera cerniera tra la gara classica e il mondo della strada – dice Scarselli – La distanza del miglio, misura anglosassone per eccellenza, è legata in maniera indissolubile con l’atletica mondiale. Ed è una competizione importantissima per la città di Roma, esistente per oltre 400 anni. Noi, con Atleticom, l’abbiamo fatta rinascere in chiave moderna, avendo l’onore di farvi partecipare anche atleti di spessore. Quest’anno siamo alla seconda edizione. Devo ammettere che è la gara a me più cara in assoluto».

Eventi forti, che muovono il turismo sportivo. Che generano un fatturato sostanzialmente modesto – di circa 100mila o anche 200mila euro ciascuno – ma che risultano essere rilevanti per l’economia della città che ospita la competizione, tra il lavoro che viene portato alle strutture alberghiere, ai mezzi di trasporto, ai ristoranti, ai bar o anche ai negozi: «Chi si iscrive alle nostre gare lo fa anche per visitare la località, nel nostro caso principalmente Roma, e ora anche Catania. E la permanenza media dei nostri iscritti è di circa due notti. Siamo di fronte a un indotto rilevante, milionario. Per noi quello degli eventi sportivi è sicuramente un impegno da valorizzare e canalizzare. La pratica sportiva è una buona scusa per viaggiare». Parola di Scarselli.

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Giulia Di Camillo
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