Otto aziende del turismo su dieci utilizzano l’intelligenza artificiale in qualche area specifica delle proprie attività. Mentre il 33% sta sviluppando casi d’uso specifici come possono essere i sistemi di raccomandazione iper-personalizzati. I numeri arrivano dalla ricerca “Ascendant Ai: radiografia di una rivoluzione in corso” della società di consulenza in digital transformation e information technologies Minsait, che certificano l’ascesa dell’intelligenza artificiale nel travel e strumento su cui oggi l’Italia vuole prendere piena consapevolezza cogliendone le opportunità. Il turismo organizzato italiano annovera già ottimi esempi come AlpiGpt di Alpitour, assistente virtuale intelligente studiato anche per supportare le agenzie di viaggi.
In questo percorso di crescita dell’intelligenza artificiale un ruolo di rilievo lo gioca la nuova associazione no profit Turismi.Ai, guidata dal presidente Edoardo Colombo affiancato dai vice e soci fondatori Antonio Barreca e Mirko Lalli, e che ha l’obiettivo di rappresentare il turismo anche nei tavoli istituzionali dedicati a digitalizzazione e innovazione mettendo al centro l’Ai, certamente la rivoluzione più grande a cui stiamo assistendo e anche il tema chiave del prossimo G7 Turismo di Firenze in programma dal 13 al 15 novembre.
In merito, proprio la ministra Daniela Santanchè ha dichiarato: «È la prima volta che viene organizzato un G7 del turismo; quindi si tratta di un grande orgoglio per la nostra nazione. Oltre ai Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, ndr) abbiamo invitato anche le nazioni che per noi sono più interessanti dal punto di vista turistico. Metteremo al centro l’argomento dell’intelligenza artificiale con la presenza di esperti di altissimo livello che ci aiuteranno a comprendere meglio le opportunità che questo strumento ci può offrire, evitando contestualmente le minacce».
Attualmente Turismi.Ai può contare su una rete variegata di oltre 120 soci tra cui troviamo Google, Mastercard, Fastweb, Digitalia, Almawave, Sojern ma anche Alpitour, Bluvacanze, Carrani Tours, Destination Italia e Best Western Hotels. Nel network è presente, inoltre, il mondo associativo, accademico e della formazione, come nel caso dell’Università Federico II di Napoli con il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche e il Corso di Scienze del Turismo a Indirizzo Manageriale, che sta lavorando a un percorso formativo specifico sull’intelligenza artificiale: «L’obiettivo che ci siamo posti è di diventare un importante ecosistema di collaborazione tra operatori turistici, tecnologici e accademici in cui l’universo dell’innovazione dialoga con quello del comparto turismo e viceversa – ha raccontato il presidente Edoardo Colombo a L’Agenzia di Viaggi Magazine – Già oggi riteniamo di poter essere in grado di portare avanti dei confronti, delle interazioni che possano essere credibili e rilevanti anche e soprattutto a livello istituzionale».
Questo perché il turismo è senza dubbio una delle industrie che più si è evoluta per effetto del digitale. E i nuovi sviluppi di intelligenza artificiale, in particolar modo di tipologia generativa, sono essenziali per l’ulteriore crescita del settore rendendolo più efficiente e responsabile. Turismi.Ai, nonostante sia nata solo a maggio scorso con il lancio durante il Forum PA 2024 di Roma, ha già mostrato il suo carattere propositivo e avviato i primi dialoghi con il governo guidato da Giorgia Meloni. «Non c’è ancora una formalizzazione ma ci siamo messi a disposizione e auspichiamo di poter essere utili a dare indirizzi di policy e affrontare argomenti specifici per il turismo sull’intelligenza artificiale – ha proseguito Colombo – Il governo ha già fatto una serie di azioni e di documenti, quelli del turismo sono più peculiari rispetto alla privacy, alla tutela e alla sicurezza e ai rischi».
L’associazione, ha ribadito il presidente, vuole favorire l’approccio con l’intelligenza artificiale mostrandola come catalizzatore di cambiamento: «Noi non vogliamo che si guardi a questa tecnologia come un rischio, bensì come una grande opportunità che promuoviamo perché crediamo che possa favorire le piccole e medie imprese ad accedere a tecnologie e capacità di calcolo, analisi, interpretazione dei dati e di personalizzazione e gestione in real time dell’offerta, consentendogli di crescere e posizionarsi al pari di grandi imprese, che comunque a livello internazionale hanno sempre usato l’intelligenza artificiale. Basti pensare a Google con il suo navigatore satellitare che c’è ormai da tantissimi anni».
In vista del G7 Turismo di Firenze, l’associazione ha elaborato un position paper sul tema dell’Ai. «Questo documento – ha chiarito Colombo – mette in evidenza gli aspetti da condividere a livello internazionale visto che il G7 è una piattaforma di condivisione. In caso di una regolamentazione nazionale o europea, ad esempio, è necessario che questa sia compatibile con il resto del mondo altrimenti si rischia di penalizzare le nostre imprese in termini di concorrenza. Una buona notizia, che porterà benefici all’evoluzione tecnologica del settore, è la nomina del greco Apostolos Tzitzikostas a commissario ai Trasporti e al Turismo della Commissione Ue. Questa nomina, che consegna al turismo un proprio spazio nelle politiche comunitarie, offre importanti prospettive rafforzando il peso del com- parto nell’economia europea e globale».
Infine, anche se la location e la data sono ancora top secret, Turismi.Ai ci conferma i lavori in corso per la prima Conferenza nazionale sull’Intelligenza artificiale nel turismo, in programma a fine 2025. Tra le attività portate avanti dall’associazione ci sono anche quelle a supporto della sostenibilità, con soluzioni che contribuiscano alla riduzione dell’impatto ambientale e alla tutela dei territori attraverso l’Ai. Così come sono previsti workshop e seminari per la formazione dei professionisti dell’industria turistica.