Fino a 570 miliardi di euro di fatturato nazionale in più al 2030. È la stima di Amcham, la Camera di Commercio Usa in Italia, riguardo l’impiego dell’intelligenza artificiale nelle imprese, quelle del travel comprese, tenendo conto della struttura dell’economia italiana e del suo business mix.
Non solo, così come riportato da Il Sole 24 Ore, le aziende che prima (e meglio) adotteranno le nuove tecnologie cresceranno mediamente del 3% ogni anno rispetto ai competitor meno tecnologici, con il report che Amcham ha redatto insieme a Microsoft e McKinsey che spiega come le accelerazioni in termini di crescita saranno più evidenti nelle industrie Tlc e Ict, nei servizi finanziari, nell’automotive e tra i produttori di beni di largo consumo. Senza tralasciare il turismo, che però dovrebbe avere uno sviluppo più ridotto in tal senso del +2,5% di incremento medio annuo.
Analizzando la survey, poi, che ha coinvolto 190 executive di 90 aziende italiane, è emerso che nonostante l’86% di queste aziende abbia già dato il via a progetti di intelligence artificial, solo il 3% si trova in una fase avanzata di implementazione.
«L’obiettivo è di far crescere in Italia una maggiore consapevolezza dei vantaggi che porta l’AI e contribuire a produrre policy che favoriscano l’adozione da parte delle nostre aziende di queste tecnologie», ha spiegato il ceo di Microsoft Silvia Candiani, le cui parole sono state riportate sempre dal quotidiano economico nazionale.
«Siamo pronti a collaborare con le istituzioni per l’adozione di politiche efficaci in tema di intelligenza artificiale – ha aggiunto Simone Crolla, managing director di Amcham – Oggi sono necessarie per favorire innovazione, investimenti e formazione su una delle aree che determinerà il futuro del nostro Paese».