Sempre più social per InViaggi che, anche attraverso i nuovi canali online, tiene relazioni costanti con la rete agenziale. Le strategie del t.o. sono chiarite dal presidente Andrea Rastellini: «Seguire le adv e il cliente finale fa parte del nostro dna. Siamo riconosciuti per i club dove offriamo assistenza h24. Il cliente deve percepire la presenza fisica di chi ha organizzato la vacanza. Per questo al di là dell’indispensabile innovazione, il contatto umano rimane il nostro valore più grande».
Riguardo ai rapporti con le agenzie di viaggi, Rastellini informa: «InViaggi ha già messo in campo una modalità di assistenza via chat e, proprio nelle ultime settimane, abbiamo prodotto una serie di video su YouTube in cui vengono raccontati i plus di ogni destinazione/prodotto. Contenuti multimediali accessibili anche dal sito InViaggi.it. E se l’adv lo desidera può condividere i link con i propri clienti».
Insomma il tour operator diventa iperconnesso per affrontare il picco della stagione estiva. «Stiamo registrando un buon andamento nelle vendite – afferma il presidente – Bene il booking di giugno soprattutto su Sardegna e mare Italia, mentre a maggio le prenotazioni erano un po’ a rilento. Tra le destinazioni della Grecia, bene Rodi, Mykonos e Creta, mentre la Spagna è rimasta leggermente indietro, un rallentamento dovuto ai costi della destinazione, che da tempo non è più economica. Le Baleari, ad esempio, hanno prezzi medio-alti. Noi charteristi, come tutti, soffriamo rispetto alle offerte delle low cost, ma i nostri impegni sono stati onorati».
Quanto al resto della programmazione Rastellini precisa: «Crediamo nell’Egitto, con una domanda in lieve crescita, perché continua comunque a esserci una discreta richiesta, ma anche la Tunisia registra un risveglio d’interesse sebbene sia lontana dai risultati del passato». Più in generale, il presidente puntualizza: «InViaggi ha rafforzato la presenza nel nord Italia, in particolare Veneto e Lombardia, con buone perfomance su piazze importanti come Napoli e Torino. Non a caso stiamo consolidando il fatturato su alcune specifiche aree del Paese, cercando anche di razionalizzare la filiera, con strategie precise: destinazioni molto seguite, e concentrazione su mete dove riusciamo ad aumentare la qualità percepita. In altre parole lavoriamo sul prodotto curando l’aspetto tecnico e, di pari passo, il fattore umano grazie a persone che operano dall’assistenza all’animazione, dal food al back office».