Ipotesi shutdown e rischio paralisi nei cieli Usa
Gli Stati Uniti sono sull’orlo del loro ventiduesimo shutdown governativo in cinquant’anni, con conseguente caos voli, come preannunciato dalla testata Usa Travel Weekly. Di fatto, se entro il 30 settembre il Congresso non riuscirà a raggiungere un accordo sulla spesa per il prossimo anno, ciò potrebbe comportare che centinaia di migliaia di dipendenti federali non riceveranno il loro stipendio e le agenzie governative potrebbero esaurire i fondi. Da qui la previsione di una paralisi che potrebbe durare 7 settimane, uno scenario simile a quanto accaduto tra il 2018 e il 2019 durante l’amministrazione Trump.
Proprio in queste ore, però, i leader del Senato hanno annunciato un piano bipartisan per un provvedimento che eviterebbe lo shutdown, mantenendo gli attuali livelli di spesa sino al 17 novembre, con 6 miliardi per l’Ucraina e altrettanti per le calamità naturali, ma senza ulteriori fondi per il confine. Ma resta l’incognita della Camera, dove i trumpiani premono per il fermo amministrativo.
Come andrà a finire si saprà soltanto sabato. Nel frattempo da giorni ormai si è acceso un forte dibattito, a livello politico e nell’opinione pubblica, sull’impatto che un eventuale shutdown determinerebbe in termini di costi e di disagi per lavoratori e cittadini statunitensi. Uno dei settori al centro delle analisi e degli approfondimenti dei media è quello del trasporto aereo.
È la stessa Casa Bianca, anche attraverso un insistente battage sui propri canali social, a dare l’allarme sulla portata delle ricadute per i lavoratori dell’indotto e per i viaggiatori.
Il segretario dei Trasporti, Pete Buttigieg, da giorni con interviste e video spiega che un’eventuale paralisi causerebbe una massiccia sospensione di voli aerei in quanto decine di migliaia di controllori del traffico aereo e personale per la sicurezza dei trasporti lavorerebbero senza retribuzione. Le stime della Casa Bianca prevedono il coinvolgimento di oltre 13mila controllori di volo e 50 mila addetti alla sicurezza dei trasporti, oltre a migliaia di altri membri del personale della Federal aviation administration (Faa) e della Transportation security administration (Tsa).
“Durante la chiusura del 2019 – spiega la Cnn – centinaia di funzionari della Tsa hanno lasciato il lavoro” contribuendo a ritardi significativi e tempi di attesa più lunghi per i viaggiatori negli aeroporti di tutti gli States.
Un comunicato stampa della Casa Bianca ha fornito il quadro sui singoli Stati. In particolare in Florida in caso di shutdown potrebbero essere coinvolti 6.108 ufficiali della Tsa e 1.157 controllori di volo, mentre in California 5.469 ufficiali della sicurezza dei trasporti e 1.418 controllori del traffico aereo.
Sullo sfondo dello scontro in atto tra i democratici e i repubblicani ci sono ovviamente le elezioni del 2024 per stabilire chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. A rischiare di pagare il conto oggi sono lavoratori e cittadini.