L’ente iraniano per il turismo ha proposto alle autorità di non porre il timbro sul passaporto dei turisti che visitano il Paese, in modo da non procurare loro problemi successivi per visitare gli Stati Uniti. Lo riferisce l’agenzia Irna.
La misura suggerita dall’Organizzazione per il Patrimonio culturale, l’Artigianato e il Turismo (Ichto) è stata già approvata dal ministro dell’Interno, dalla polizia di Stato e dal ministero degli Esteri e dovrà ora ottenere il via libera del Consiglio dei ministri.
Dal 2013, anno dell’elezione del presidente riformista Hassan Rohani, il numero dei turisti stranieri e soprattutto europei che visitano l’Iran è salito da 4 a 5,2 milioni di persone nel 2017. Un boom che è stato rallentato dal “ban” di Donald Trump.
Gli Stati Uniti, infatti, non rilasciano più il visto in aeroporto ai cittadini europei che hanno visitato l’ex Persia e li costringono a richiederlo in ambasciata, dove devono pagare 140 euro e tenere un colloquio per spiegare le motivazioni del viaggio in Iran.