by Redazione | 2 Maggio 2023 10:34
Da #ThisisIschia a “ecco Ischia piena di turisti” il passo è stato breve. Se l’ultima campagna del ministero del Turismo con Venere ha scatenato diverse polemiche[1], comincia a raccogliere i suoi frutti invece quella targata Enit-Mitur di dicembre, nata per rilanciare l’isola attraverso gli occhi e gli scatti degli ischitani dopo la frana di novembre che aveva causato 12 vittime. Ebbene, la rapida ripresa del turismo a Ischia, raccontata da un articolo de Il Post, è certificata dallo sbarco di decine di migliaia persone nei ponti del 25 aprile e del primo maggio e dagli hotel che sono tornati a riempirsi.
Nemmeno gli albergatori si aspettavano una ripresa così veloce dopo la tragedia dello scorso autunno a Casamicciola Terme. Le precarie condizioni di diversi edifici avevano portato all’evacuazione di circa mille persone. A dicembre era stato allestito un sistema per controllare la montagna ed erano stati installati anche quattro pluviometri e negli ultimi mesi erano state lanciate diverse allerte per il maltempo.
La frana era stata anche veicolo di una pubblicità negativa per l’isola, una delle mete turistiche più apprezzate dagli stranieri. Nel 2019, ultimo anno pre pandemico, a Ischia erano arrivati 2 milioni e mezzo di turisti, soprattutto americani, tedeschi e inglesi. A Pasqua le presenze erano state assai inferiori agli anni scorsi, confermando i timori degli albergatori. Nel giro di poche settimane, però, in coincidenza coi ponti primaverili, le prenotazioni sono aumentate, anche per i mesi estivi.
Luca D’Ambra, presidente della sezione locale di Federalberghi, già ora l’occupazione delle strutture è vicina all’80% dei posti letto a disposizione. «È un dato che ci suggerisce, pur con cautela, di ritenere superato il timore dell’onda lunga dell’effetto mediatico negativo della frana – ha spiegato a Repubblica Napoli – L’isola è sicura e l’invasione di queste ore ne conferma l’appeal: non è un vero e proprio sold out ma siamo soddisfatti».
Eppure non tutti gli albergatori sono ottimisti: la zona di Casamicciola Terme deve fare ancora i conti con i danni più ingenti, alcuni hotel sono inagibili, così come moltissime case. A differenza del resto dell’isola, nella zona servirà ancora molto tempo prima di tornare ad accogliere i turisti come in precedenza.
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