by Redazione | 24 Aprile 2020 12:21
Lo scorso 16 aprile, il primo ministro Henry Puna ha dichiarato le Isole Cook, situate nel cuore della Polinesia Neozelandese, «zona libera dal Covid-19», configurandosi come zona intatta e promuovendosi al mondo del turismo “come angolo di paradiso”, a maggior ragione ora che di coronavirus, nell’arcipelago, non c’è traccia.
“In questo periodo è stato ed è fondamentale per la popolazione delle Cook restare unita, condividere le risorse e garantire che tutti siano ben informati – si legge nella nota dell’Ente del turismo – Portavoce della campagna internazionale di promozione e informazione durante la crisi sono le due auntie locali, Nane e Lydia, ambasciatrici a Rarotonga dei 3 Kia Orana Values, valori che hanno fatto la differenza nella difesa del piccolo e fragile paradiso polinesiano, tra rispetto per l’ambiente e solidarietà tra i popoli.
Tra le azioni messe in atto nelle Isole Cook per tutelare i locali e garantire la sicurezza, singolare è l’istituzione di un sistema di bandierine da porre all’esterno della propria abitazione per comunicare importanti messaggi sanitari agli altri abitanti. Comprendere la differenza tra una bandiera bianca (è necessaria assistenza medica), rossa (una persona in famiglia è un caso confermato di Covid-19, colore ad oggi mai utilizzato), arancione (la famiglia ha una persona anziana o ad alto rischio) o gialla (la casa è sotto quarantena controllata) potrebbe un giorno salvare una o più vite.
Significative anche le proposte per salvaguardare lavoratori dipendenti e autonomi, come i seminari gratuiti sul benessere e i corsi aziendali offerti dall’Università del Sud Pacifico per migliorare le competenze e formare il personale.
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