Isole Vergini, segnali di ripresa dopo gli uragani Irma e Maria

25 Settembre 15:39 2017 Stampa questo articolo

Dopo il passaggio dei due uragani Irma e Maria, che hanno compromesso le Isole Vergini, il governatore dell’arcipelago, Kenneth E. Mapp, e la commissioner of Tourism, Beverly Nicholson-Doty incontreranno i rappresentanti della business community nei vari distretti dell’arcipelago per discutere lo stato dell’arte del territorio appartenente agli Stati Uniti così da poter nuovamente accogliere crocieristi nei prossimi 30 giorni.

«Dobbiamo confrontarci con i partner commerciali della nostra comunità e capire in che misura siamo effettivamente pronti e se è appropriato accogliere crociere», ha annunciato Kenneth E. Mapp, spiegando inoltre che il disastro ha colpito anche molteplici lavoratori del settore privato.

Il coprifuoco attualmente in vigore sulle isole di St. Thomas e St. John é stato ridotto di un’ora e sarà attivo dalle  18.00 alle 9.00 ogni giorno. Sospeso il 23 settembre per quattro ore (tra mezzogiorno e le 16.00) il coprifuoco di 24 ore a St. Croix, consentendo così ai residenti di potersi attivare su attività essenziali di approvvigionamento dai vari centri di distribuzione o presso gli esercizi commerciali attivi.

Nel frattempo, pasti e forniture stanno continuando ad arrivare, mentre si sta rapidamente lavorando alla  costruzione di blue roofs e di un comprensorio medico temporaneo a St. Thomas. La richiesta di attivare due ulteriori servizi a St. Croix e St. Thomas é in fase di analisi, ma sono già stati attivati i preparativi per far partire una nave della Marina americana per consentire l’evacuazione di pazienti e malati in dialisi.

Il governatore ha inoltre siglato un accordo con lo Stato del Tennessee che, attraverso la Guardia nazionale, sta assistendo l’arcipelago con militari e volontari oltre ad aver già elargito un contributo effettivo per la distribuzione di forniture di cibo, acqua e medicinali. Più di 8mila le persone che hanno prestato servizio nei centri di distribuzione organizzati. «Chiedo ai residenti di varcare le porte delle chiese e pregare così come ai leader dei diversi credo religiosi perché gli isolani possano riguadagnare speranza nella ripresa dalle due tempeste devastanti che si sono abbattute sul territorio», ha concluso Kenneth E. Mapp.

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