A partire dal 1° novembre 2021, qualsiasi persona straniera vaccinata che soddisfi alcune condizioni cumulative potrà entrare in Israele. Si va, quindi, oltre i gruppi organizzati, accolti in Israele già da metà settembre con l’implementazione di un programma turistico pilota.
Le condizioni sono semplici. Non bisogna avere soggiornato o transitato in un Paese della lista rossa nei 14 giorni precedenti l’ingresso; il vaccino cui si è stati sottoposti deve essere approvato dall’Oms e l’ingresso nel Paese deve avvenire dall’aeroporto internazionale Ben Gurion.
Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio del turismo nazionale israeliano, ha dichiarato: «Siamo felicissimi di questa notizia, non vediamo l’ora di riaccogliere anche i viaggiatori indipendenti in Israele. Attraverso semplici e chiare regole, e soddisfacendo tutte le condizioni che salvaguardano la sanità dei singoli e del nostro Paese, riapriamo le porte anche a chi non viaggi in gruppo o attraverso un tour operator».
I vaccini approvati sono: Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson – Janssen, AstraZeneca, Covishield, Sinopharm, Sinovac, SputniK-V.
Quanto al processo di ingresso, bisogna eseguire un test Pcr fino a 72 ore prima del volo di andata; compilare una dichiarazione di passeggero prima di entrare in Israele; i passeggeri con un certificato digitale verificabile scannerizzeranno o caricheranno il loro certificato di immunizzazione o recupero sul modulo del passeggero in arrivo e riceveranno un green pass prima di salire a bordo dell’aereo; i passeggeri che non hanno un certificato digitale verificabile dichiareranno il loro stato di vaccinazione nel modulo del passeggero in arrivo e compileranno una domanda per abbreviare il periodo di isolamento. Quindi, allegheranno i documenti pertinenti per ricevere un green pass prima di salire a bordo dell’aereo.