by Redazione | 19 Ottobre 2021 10:53
Senza peli sulla lingua e a volte anche un po’ rude, ma pragmatico e con le idee chiare. Il presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, ha imposto il suo “metodo” fin dal primo giorno in cui è stato scelto alla guida della newco che ha sostituito Alitalia e a cavallo del 15 ottobre – data dell’avvio delle operazioni del nuovo vettore – non si è risparmiato nelle sue dichiarazioni stampa criticando il sistema di finanziamento regionale che in Italia aiuta le low cost, accusando le eccessive rigidità dei sindacati[1] nella trattativa sui nuovi contratti, e giocando un durissimo braccio di ferro con Alitalia in a.s. sulle quotazioni dei servizi e del brand della compagnia[2] tricolore passati a Ita.
Un metodo che continua anche nella prima settimana di operazioni del nuovo vettore tricolore, anche se in una recente intervista al Corriere della Sera, traspare il grande senso di sfida e di responsabilità che poggia sulle sue spalle: «Dobbiamo meritarci la fiducia degli italiani offrendo un servizio che in tempi rapidissimi faccia dimenticare questi mesi di transizione che hanno creato tanti disagi ai viaggiatori di Alitalia – ricorda Altavilla – Ora iniziamo la nuova pianificazione, focalizzandoci sulle rotte e sulle fasce orarie a maggiore redditività. La stagione estiva 2022 sarà il primo vero banco di prova».
Per ottenere questa fiducia, però, il presidente punta su due caratteristiche: «mi auguro che ci sia una fetta di italiani che voglia giocare la partita del rilancio della compagnia di bandiera», ma Ita Airways deve offrire «un livello di servizio migliore delle low cost sul mercato domestico e in linea con i concorrenti diretti nell’internazionale».
Il tema low cost – con Altavilla che ha pubblicamente condannato l’abuso degli incentivi aeroportuali – è il punto caldo dell’intervista al Corsera: «Non voglio favoritismi, ma regole uguali per tutti: se ci sono amministrazioni locali o aeroporti che vogliono dare incentivi li diano a tutti, anche a noi (anche per volare sugli aeroporti piccoli, ndr). Non trovo ammissibile la disparità di trattamento– sottolinea il presidente di Ita Airways – Durante il Covid le low cost sono scappate e gli italiani li ha riportati a casa Alitalia. Quando è inverno le low cost tagliano le frequenze e restava a volare Alitalia. Non è giusto».
Sullo contro con Volotea per i voli in continuità territoriale in Sardegna[3], Altavilla ha annunciato ricorso verso la prima esclusione operata dalla Regione[4]: «I miei legali dicono che ci sono delle basi. Ma aver perso la Sardegna è una lezione utile sia per le amministrazioni locali che per il personale di Ita. Se dovevo dare un segnale di cambiamento questo è il modo giusto per farlo: noi non inseguiamo rotte per perdere soldi solo in nome della continuità territoriale», ha detto il manager al Corriere della Sera.
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