Volare, il programma di fidelizzazione di Ita Airways, ha festeggiato un anno di vita raggiungendo 1 milione di iscritti. Lanciato il primo marzo 2022, il programma loyalty spegne la sua prima candelina in concomitanza con la Itb di Berlino dove, in uno stand dedicato, molti visitatori si sono iscritti a Volare. Per festeggiare il risultato, Ita ha deciso di donare al milionesimo iscritto lo stato Executive, un livello esclusivo cui il cliente accederà direttamente dal Club Smart. Tra i benefici del Club Executive il check in prioritario, l’acceleratore di punti, il fast track, l’imbarco prioritario e l’accesso alle lounge.
Inoltre, entro il 31 marzo, i soci riceveranno doppi punti per i voli effettuati nel mese verso qualsiasi destinazione e, per chi non è ancora iscritto, è previsto un welcome bonus di 2000 punti per l’adesione entro fine mese. La promozione Invita un amico consente di guadagnare punti per ogni amico che si iscrive entro marzo. «Il risultato raggiunto e queste iniziative confermano come Ita continui a lavorare per mettere i clienti al centro del business», osserva Emiliana Limosani, chief commercial officer di Ita e ceo Volare.
Intanto, Ita ha completato il passaggio ad Amadeus, transizione che aveva provocato settimane fa il temporaneo blocco dei check in online. Scopo dell’evoluzione: offfrire una user experience più semplice per l’acquisto di biglietti aerei e la gestione delle prenotazioni.
La compagnia di bandiera ha compiuto, infine, un balzo in avanti verso una flotta più green. È il primo vettore full service in Europa ad aderire all’innovativo programma di Inmarsat e dell’Agenzia Spaziale Europea, che contribuisce alla modernizzazione del traffico aereo, Iris. In questo modo gli aeromobili possono volare su rotte più efficienti dal punto di vista del consumo di carburante, fornendo comunicazioni digitali via satellite in sostituzione dei collegamenti dati Vhf, che hanno quasi raggiunto il limite di capacità a causa dello stato congestionato dello spazio aereo.
Senza collegamenti dati veloci e affidabili tra gli aerei e la terra, i gestori del traffico aereo non possono attivare la riduzione dell’8-10% delle emissioni di Co2 individuata da Eurocontrol grazie a un ottimizzato air traffic management.