Ancora attriti tra Ita – Italia Trasporto Aereo e i sindacati, dopo il primo difficile confronto. “È fondamentale che la nuova compagnia aerea sia avviata nel migliore dei modi, per questo non possiamo accettare che questo nuovo vettore non negozi, con regole stabilite a monte, il Contratto collettivo nazionale di lavoro con le parti sociali”. È quanto dichiarato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta riguardo alla trattativa in corso per l’avvio della nuova azienda.
“Ita – affermano le sigle – sta dimostrando di non voler definire regole per la gestione delle trattative e, se il buongiorno si vede dal mattino, il passo successivo sarà continuare a agire in maniera unilaterale, per cui Ita punterà, come preannunciato nella lettera inviata ai sindacati il 23 agosto, ad applicare un regolamento particolarmente penalizzante per le lavoratrici e i lavoratori, come se la società fosse un’indefinita startup”. Con queste premesse la nuova azienda nascerà con il piede sbagliato e non ci sarà quindi il netto cambio di passo che tutti dicono di volere”.
“Per questo – proseguono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta – abbiamo diffidato l’ex compagnia di bandiera e Alitalia Citilyner dal dare seguito a ogni processo di cessazione delle attività operative cargo, cui è indissolubilmente legato il Certificato di operatore aereo, poiché ciò avrebbe come unico effetto un grave e immediato danno arrecato a tutto il personale in forza e alla clientela, al mancato rispetto dei contratti siglati e graverebbe ulteriormente sull’intera collettività che sarebbe costretta, senza alcuna alternativa, a dover sostenere socialmente gli ulteriori costi e gli effetti che tale azione comporterebbe”.
Pertanto, le organizzazioni sindacali chiedono ai ministri competenti e al governo “un urgente incontro per discutere la situazione di crisi di Alitalia in amministrazione straordinaria e la partenza della nuova compagnia Ita“.
Comfermato, al momento, lo sciopero già annunciato del 24 settembre.
Nel frattempo, la newco fa sapere che, nel giro di pochi giorni, sulla piattaforma predisposta da Ita per il reclutamento del personale sono già pervenute oltre 7.500 candidature, quasi il doppio dell’effettivo organico (circa 4.000 persone) che i vertici della compagnia prevedono di raggiungere entro il 2025, quando il vettore sarà in grado di operare a pieno regime.