Ita Airways “inspired by Alitalia“. Con questa formula, annunciata a Milano nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella nuova sede della compagnia nel capoluogo lombardo, Ita recupera lo storico brand che ha rappresentato per molti decenni l’aviazione commerciale italiana. Entro la fine del 2024, dunque, l’identità visiva di Ita si arricchirà di un elemento che omaggia la storia dell’aviazione e del Paese.
«Non si tratta di un’operazione nostalgia – ci ha tenuto a specificare il presidente, Antonino Turicchi – ma del recupero dei valori che hanno costituito l’identità italiana nel mondo e che sono insiti nella cultura di questa compagnia».
Recupero di valori, certo, ma anche gli ottimi risultati finanziari dei primi sei mesi del 2024, con ricavi a 1,4 miliardi (300 milioni in più dello stesso periodo 2023) e, come ha comunicato con orgoglio il direttore generale Andrea Benassi, una crescita del 30%. Inoltre, un Ebitda di 62 milioni (+130%) con un cash flow operativo di 280 milioni e investimenti più che raddoppiati a 256 milioni (+130%).
Risultati importanti in termini di fatturato, di numero di passeggeri – saliti a 8,3 milioni (+26% rispetto al 2023) – e di flotta, ma è stato significativo soprattutto il mantenimento della profittabilità. Un elemento questo, ha sottolineato il chief financial officher Claudio Faggiani, «in controtendenza rispetto al settore che ha visto le principali compagnie soffrire in termini di riduzione dei prezzi».
Pilastro fondamentale è la generazione di cassa, dove ci sono circa 400 milioni. I maggiori ricavi, oltre 50%, sono arrivati dalle rotte intercontinentali, quelle cioè tradizionalmente in grado di assicurare un margine più ampio e che, ha sottolineato Benassi, è stato sostenuto dall’efficienza del network domestico e internazionale.
Se il traffico intercontinentale è cresciuto nel 53%, quello internazionale del 28% e quello domestico del 21%. Alla base di questi risultati, ha sottolineato Benassi, ci sono sicuramente gli investimenti effettuati sulla flotta che, da un’età media di 14 anni all’inizio della attività della compagnia, è passata oggi a circa 7 anni e mezzo e scenderà a 5 anni entro il 2027.
La compagnia sta investendo molto sui 321 neo, che sono stati configurati come gli aerei destinati al lungo raggio anche per le rotte internazionali, al fine di garantire una migliore customer experience. All’inizio dell’anno la flotta di Ita Airways contava 95 aeromobili, dei quali 52 di nuova generazione e a luglio erano già 100.
Milano e Linate al centro della strategia di Ita. Considerazione che riporta alla partnership con Lufthansa. «Il numero di slot richiesto dalla Commissione che dovremmo lasciare a Linate per chiudere l’operazione con Lufthansa – ricorda Benassi – ha un peso dell’1% sul fatturato della compagnia. Non avranno un impatto significativo sulle nostre performance e l’ingresso nel Gruppo tedesco lo compenserà. Benassi ha liquidato come «indiscrezioni di stampa» le voci relative alla cessione di ulteriori slot a Linate.