Ita-Lufthansa, lavoratori «stufi del teatrino Ue»

Ita-Lufthansa, lavoratori «stufi del teatrino Ue»
31 Maggio 11:04 2024 Stampa questo articolo

Il tempo stringe, il governo ci convochi per affrontare con urgenza l’affaire Ita-Lufthansa. È l’appello di UIltrasporti – in una nota congiunta firmata dal segretario generale, Marco Verzari, e dal segretario nazionale, Ivan Viglietti – che invoca una svolta immediata sulla vicenda, dopo la girandola di notizie degli ultimi giorni e le richieste degli altri sindacati. Prima le indiscrezioni improntate al pessimismo filtrate da Bruxelles, poi le “mezze” rassicurazioni della commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager. Il verdetto è atteso il 4 luglio.

“ll rebus Ita-Lufthansa va risolto – sottolinea con decisione Uiltrasporti – I lavoratori di Ita Airways sono stufi del teatrino messo in scena dalla Dg competition (The directorate general for Competition) europea, che con le sue richieste pretestuose continua a penalizzare le imprese europee, e italiane in particolare, favorendo invece i competitor extra-Ee e danneggiando i cittadini e le nostre aziende, che meriterebbero un servizio degno di una delle 7 potenze economiche mondiali”.

Le osservazioni di Uiltrasporti non finiscono qui. “L’obiettivo della Dg Competition dovrebbe essere quello di garantire i diritti dei passeggeri e un’equa competizione tra gli operatori in Europa, invece continuano a nascere ostacoli che a noi paiono pretestuosi, come se si volesse impedire un’operazione di libero mercato che la stessa authority aveva posto tre anni fa come condizione necessaria alla nascita di Ita Airways”.

“È ora di chiudere questa vicenda – prosegue la nota – È ora che il governo prenda in mano la trattativa coinvolgendo finalmente i rappresentanti di dipendenti e cittadini. Si mettano in campo soluzioni industriali ed economiche adeguate a garantire la crescita di Ita, nel medio e lungo periodo, nell’interesse dei lavoratori che con sacrificio e professionalità hanno garantito il rilancio e di quelli in Cigs che attendono di rientrare nel ciclo produttivo”.

L’appello si chiude con un’ultima considerazione su Ita: “Deve necessariamente trovare una collocazione degna in una delle grandi alleanze intercontinentali, per poter competere nei mercati mondiali, senza perdere altro tempo. Per questo chiediamo al governo una convocazione per affrontare urgentemente la tematica e discutere di come le istituzioni europee debbano essere riformate per essere veramente al servizio dei cittadini e lavoratori”.

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