«Ita Airways è stata completamente ristrutturata e configurata per essere una compagnia aerea competitiva da un punto di vista dei costi e non ha nessuna relazione e problematiche legate alla vecchia Alitalia», lo ha ribadito l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, in una conference call con gli analisti a margine dell’intesa raggiunta con il Mef per l’acquisizione del 41% della compagnia di bandiera.
Spohr ha precisato inoltre, che la chiusura della transazione per la cessione della quota di minoranza di Ita Airways al Gruppo tedesco è attesa per la fine di quest’anno e che LH avrà diritto a nominare il futuro amministratore delegato e un consigliere del cda della nuova Ita (in totale avrà 5 consiglieri).
Intanto il mondo del turismo italiano si auspica che la nuova era “tedesca” di Ita porti un cambio di passo anche per tutto il settore del trasporto aereo nazionale, salvaguardando allo stesso tempo gli asset strategici del Sistema-Italia.
Astoi e il valore di Ita come asset strategico
Il presidente di Astoi-Confidustria Viaggi, Pier Ezhaya, commenta favorevolmente il cambio di passo. «Salutiamo questa acquisizione con soddisfazione; in primo luogo, perché sblocca una situazione di stallo che, onestamente, non favoriva nemmeno Ita stessa, oltre che gli operatori di mercato, in secondo luogo perché si esce – seppur solo con una prima tranche – dall’assetto pubblico, “status” che, in un mercato sempre più competitivo e difficile, finiva per pesare troppo sulle tasche degli italiani», ha detto Ezahya.
Allo stesso tempo, però, il presidente dell’associazione dei tour operator italiani ricorda che «resta da comprendere meglio il piano industriale e le strategie che Lufthansa vorrà introdurre per sostenere e sviluppare Ita. Sicuramente un territorio come l’Italia merita la massima attenzione e vanno salvaguardate alcune leve tipiche del nostro Paese e del nostro potenziale. Proprio per questa ragione attendiamo di conoscere meglio il piano industriale e il ruolo che si vorrà dare a questo strategico asset per lo sviluppo della nostra economia nazionale».
Fto chiede una cabina di regia nazionale
«La situazione di impasse si era prolungata per troppo tempo, quindi siamo lieti che sia stata trovata una soluzione. Vedremo nel tempo se è la migliore per il sistema Paese, ma bisogna assolutamente superare la condizione emergenziale di oggi che sta compromettendo un asset fondamentale per il turismo italiano come il trasporto aereo», sottolinea il presidente di Fto-Federazione Turismo Organizzato, Franco Gattinoni.
Secondo l’associazione afferente a Confcommercio, inoltre, allo stato attuale l’Italia paga, rispetto ad altri Paesi, l’assenza di un vettore di bandiera forte.
«E subiamo i capricci di compagnie che hanno monopolizzato i nostri cieli, dettando le regole, prendendo sovvenzioni pubbliche e rifiutando la collaborazione con il resto della filiera. Auspichiamo che venga istituita subito una cabina regia nazionale per disegnare una strategia complessiva sul trasporto aereo, settore che dobbiamo governare come già fanno tutti gli altri Paesi europei, in particolare quelli che sono nostri concorrenti sull’incoming – ribadisce Gattinoni – Ci auguriamo che la nuova Ita Airways prosegua, e anzi si rafforzi, nel suo percorso di sostegno alla filiera sia incoming sia outgoing, facendo sistema a favore del prodotto Italia e aiutando gli italiani a scoprire e riscoprire il mondo».
Il plauso dei sindacati
«Prendiamo atto con ottimismo della chiusura dell’accordo per la cessione di Ita Airways a Lufthansa e conseguente ingresso della compagnia in Star Alliance – dichiarano il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Ivan Viglietti della Uiltrasporti – Abbiamo sempre sostenuto che fosse indispensabile per la crescita di Ita essere inseriti in una grande alleanza e l’accordo chiuso oggi rappresenta in questo senso una grande opportunità. È importante ora concretizzare gli obiettivi di sviluppo e crescita del piano industriale nell’ottica di una completa partecipazione e di obiettivi condivisi».
Per la Uiltrasporti, quindi, «l’accordo dovrà quindi rappresentare un’ottima opportunità per Lufthansa che potrà affacciarsi ad un importante mercato come quello italiano, per l’Italia in termini di qualità del servizio e di connettività dei territori, ma anche per Ita Airways e per tutte le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni hanno pagato in prima persona i momenti di crisi, sia quelli di Ita Airways, sia quelli che ancora attendono di rientrare nel ciclo produttivo. Ci aspettiamo ora di essere coinvolti per poter rappresentare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori nel nuovo processo di sviluppo».
Anche la Filt Cgil accoglie l’accordo positivamente, ma ribatte sul tema del confronto con i lavoratori. “Ora ci aspettiamo una convocazione per avviare un confronto sul piano industriale che dovrà essere volto allo sviluppo e non dovrà penalizzare gli aeroporti italiani. È centrale, seppur nell’ambito di una forte alleanza internazionale come sarà quella con Lufthansa, che una quota di maggioranza della compagnia rimanga allo Stato. Rappresenta una garanzia dell’alto valore strategico di un asset importante per la connettività del Paese, la mobilità dei cittadini e la tutela occupazionale, non solo dei lavoratori della compagnia ma di tutti quelli dell’indotto che vi ruota attorno come le manutenzioni, l’handling aeroportuale e il catering”
Le sigle Fnta (federazione nazionale trasporto aereo) Anpac, Anpav e Anp in rappresentanza dei piloti e degli assistenti di volo di Ita esprimono infine convinta soddisfazione. “La firma sancisce il successo del progetto nato nel 2021 e fortemente supportato anche dalle associazioni professionali del personale navigante. L’inserimento a pieno titolo di Ita nel Gruppo Lufthansa costituisce una garanzia di solidità e sviluppo per i dipendenti e per il consolidamento di Ita quale cmpagnia di bandiera nazionale”.
Le polemiche politiche
Sul fronte politico, invece, festeggia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sostenendo che l’accordo “metterà al centro assunzioni, rinnovamento della flotta e aumento del fatturato. Dopo anni di fallimenti e chiacchiere, lavoratori e viaggiatori finalmente in sicurezza, abbattendo l’impatto ambientale e con una prospettiva di crescita e sviluppo».
Di segno opposto la valutazione del Movimento 5 Stelle, con il vicepresidente Mario Turco che attacca l’esecutivo di Giorgia Meloni. «Ita Airways viene letteralmente regalata a Lufthansa, che prima entrerà nel capitale con il 41%, per poi arrivare al 90-95% nel 2026. Così il Governo si inginocchia davanti ai tedeschi. E meno male che, a detta degli stessi patrioti, un settore economico così strategico per l’Italia come il turismo non avrebbe mai potuto prescindere da una compagnia aerea presidiata dal pubblico. Nessuno nega che l’ex Alitalia avrebbe dovuto aprirsi a capitali esteri e lavorare a solide partnership commerciali, ma il tanto decantato presidio dello Stato oggi va a farsi benedire».
Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, non esclude che l’intesa porterà a nuove polemiche. «Sono testimone di 20 anni di tentativi di dare un futuro all’ex Alitalia, degli ostacoli incontrati, e di chi ne è responsabile. Per questo plaudo all’intesa raggiunta. Non mancheranno discussioni in Italia e in Europa. Intanto lunga vita a Ita», ha scritto su Twitter l’ex presidente del Consiglio.