Sarebbero nove gli slot sotto osservazione della Commissione Ue nella vicenda Ita-Lufthansa in procinto di avviare la tanto attesa partnership: in particolare si tratta di sei slot, ovvero le rotte tra Milano e Francoforte, Düsseldorf e Stoccarda e le tre tratte tra Roma e Francoforte, Monaco e Zurigo; e a queste rotte si potrebbero anche aggiungere altri collegamenti dove si è palesata la posizione dominante dei due vettori, nello specifico la tratta Milano-Bruxelles (con una quota mercato del 95% ad appannaggio Ita-Lh), Roma-Bruxelles (74% di share) e Milano-Amburgo (65% di quota-mercato).
Su questi collegamenti la Commissione Ue potrebbe pronunciarsi con una contestazione dei monopoli e un’azione esplicita per correggere tale predominanza, a tutela dei passeggeri, che potrebbe sfociare nell’obbligo di cessione di alcuni slot. E sarebbero proprio questi i principali intralci nella trattativa in essere tra Antitrust Ue e Mef, con i vertici Lufthansa. A conti fatti sarebbero 13 coppie di slot (di cui 8 a Linate) per il Gruppo Lh (in particolare Lufthansa, Brussels Airlines e Swiss), mentre Ita dovrebbe rinunciare a 5 coppie (di cui 4 sul city airport milanese).
Una delicatissima vicenda nella quale si innesta l’altra grana che vede Ryanair al centro di un procedimento dell’Antitrust italiano proprio con l’accusa di posizione dominante. Sarebbe difficile adottare due pesi e due misure. Anche perché già questa estate l’Antitrust Ue aveva evidenziato ai referenti Ita-Lh che su Roma e Milano si dovrà comunque adottare un riequilibrio per ridurre la concentrazione di slot dei due vettori, una volta attuata la partnership e permettere così ad altre compagnie di gestire alcune tratte.
Nello specifico la stessa Commissione europea aveva menzionato vettori come Ryanair, easyJet e Air France quali aerolinee potenzialmente interessate a operare su certe rotte dove vige una sorta di monopolio delle due compagnie “promesse spose” Ita-Lufthansa, alle quali l’Ue chiederebbe un concreto sacrificio, attraverso la cessione di slot. In tale ottica, a dover cedere potrebbe essere soprattutto Lufthansa poiché, in base alle valutazioni dell’Antitrust Ue, è il vettore che detiene la maggior parte degli slot sotto osservazione, oltreché essere di gran lunga dalle dimensioni ben superiori rispetto a una Ita Airways che aveva già dovuto cedere slot in occasione della sua nascita con l’uscita di scena di Alitalia.