by Andrea Lovelock | 1 Luglio 2024 12:29
A circa 72 ore dalla scadenza entro la quale la Commissione Ue deve pronunciarsi sul matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa, prevale l’ottimismo[1]: sia al Mef, referente istituzionale della compagnia italiana, che in casa Lh, c’è la sensazione che da Bruxelles arriverà l’atteso via libera, alla luce delle indiscrezioni giunte da fonti vicine ai tecnici della Commissione europea che avrebbero apprezzato gli ultimi ritocchi ai remedies[2] proposti dai due potenziali partner.
Nel dettaglio, i punti di forza delle controproposte giunte da Roma e soprattutto da Francoforte sarebbero la rinuncia ad almeno 15 slot giornalieri (30 voli A/R) su Milano Linate da assegnare a una delle tre compagnie aeree individuate (Volotea, easyJet e Wizz Air); almeno cinque slot (10 voli A/R) dismessi su Roma Fiumicino verso rotte intraeuropee (in particolare su Austria, Svizzera, Belgio e Germania) e condizioni a tutela della concorrenza sulle rotte di lungo raggio (prevalentemente Nord America), con l’apertura alle compagnie rivali di tratte verso Usa e Canada.
Se ci sarà (come sembra) il tanto atteso ok da Bruxelles, per Ita Airways e Lufthansa si aprirà un capitolo denso di sfide e traguardi da raggiungere[3]: uno dei primo obiettivi sarà la scommessa green sulle flotte, grazie anche al recente ingresso di Lufthansa in Synhelion, startup svizzera che trasforma l’energia solare in carburante, riciclando l’anidride carbonica e combinandola con le radiazioni solari. Una produzione pulita che è già utilizzata, in via sperimentale, sui velivoli di Swiss, compagnia aerea controllata dal colosso tedesco. Di questo rivoluzionario combustibile sintetico che non richiede modifiche ai motori, né altre modifiche strutturali sul fronte dei rifornimenti – una volta incassato il via libera da Bruxelles – ne beneficerebbe anche Ita Airways con un risparmio di costi-carburante stimato intorno al 30% annuale.
C’è poi la realizzazione del super hub di Roma Fiumicino, destinato a diventare il crocevia più importante per le rotte verso il Nord America. E se confermata l’indiscrezione sul congelamento per soli due anni dell’ingresso di Ita Airways nell’aggregazione Star Alliance (con la contestuale uscita del vettore nazionale italiano da SkyTeam), entro il 2027 Ita potrà sfruttare l’hub di Fiumicino per chiudere strategiche alleanze di codeshare con i due colossi aerei nordmamericani, United Airlines e Air Canada, favorendo così l’espansione del programma di frequent flyer Volare, con accumulo punti-premio grazie ai voli con i vari partner del Gruppo Lufthansa.
Sono proprio queste prospettive ad aver indotto il Gruppo Lh a impegnarsi nell’acquisizione di una prima tranche (41%) di It, del valore di 325 milioni di euro da versare cash nelle casse del vettore italiano e una successiva acquisizione fino al 90% della compagnia aerea italiana, per un versamento complessivo di quasi 830 milioni di euro.
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