Ita nell’era Lufthansa: l’ex ceo Air Dolomiti alla guida?
Mentre i vertici di Ita Airways proseguono in parallelo due trattative – una con i sindacati sugli adeguamenti salariali e una con Lufthansa e Mef per la privatizzazione – inizia a farsi insistente la voce di corridoio che vede l’ex ceo di Air Dolomiti, Joerg Eberhart, come probabile candidato a prossimo amministratore delegato della compagnia aerea nata sulle ceneri della vecchia Alitalia.
Eberhart è attualmente head of strategy di Lufthansa Group, ruolo che ricopre dal settembre 2021 quando è stato richiamato a Francoforte dopo aver guidato per quasi otto anni la compagnia aerea italiana (controllata al 100% dal colosso tedesco) Air Dolomiti. Otto anni in cui il vettore ha fatto passi da gigante diventano una realtà di primo piano nel panorama del trasporto aereo nostrano. Ad oggi, infatti, Air Dolomiti opera dai principali aeroporti italiani verso la Germania con oltre 550 voli settimanali sugli hub di Lufthansa di Monaco di Baviera e Francoforte con una flotta composta da 17 Embraer 195 e due Embraer 190.
L’ex ceo di Air Dolomiti, inoltre, era già nell’elenco dei papabili amministratori delegati di Ita ai tempi della costituzione della società a fine 2020. Una sua nomina al vertici del vettore tricolore – che avverrebbe comunque dopo la firma dell’accordo tra Mef e Lufthansa – sarebbe un chiaro segnale del peso e dell’orientamento che LH vuole imporre a Ita Airways: un controllo diretto con un manager che conosce bene il mercato italiano, ma che sa anche come alimentare il traffico sugli scali tedeschi; fermo restando il ruolo centrale di Fiumicino come hub per i voli verso Sudamerica e Africa.
Nel frattempo sembra procedere con ottimismo il confronto tra Ita, sindacati e associazioni professionali sull’adeguamento dei livelli salariali del personale. “Ita con un approccio concreto ha comunicato alle parti sociali che è necessario un ulteriore passaggio in sede aziendale per restituire i riscontri attesi dal sindacato ancora pendenti, considerando positive le interlocuzioni avvenute nelle ultime ore – hanno riferito poche ore fa con una nota unitaria le sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpac, Anpav e Anp in uscita dall’incontro in sede ministeriale – riteniamo che il passaggio aziendale può essere necessario ai soli fini della finalizzazione di un’intesa”.
Nota che fa presagire una possibile fumata bianca sugli adeguamenti salariali, tanto che il ministero del Lavoro ha riconvocato il tavolo per il prossimo 10 febbraio.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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