Sarebbe già da rivedere al ribasso il piano industriale di Ita, la newco pubblica che il 15 ottobre subentrerà ad Alitalia. Un piano che prefigurava, entro il 2025, un consistente potenziamento della flotta. Secondo quanto trapelato negli ambienti ministeriali e riportato dal Corriere della Sera, infatti, le attuali condizioni del mercato aereo italiano e soprattutto le prospettive a breve termine non lasciano presagire condizioni favorevoli per un rapido sviluppo di rotte.
Si registra, infatti, un significativo rallentamento della ripresa dei flussi passeggeri (e dei ricavi dei vettori) che si potrebbe protrarre anche oltre la metà del 2022 e questo non consentirebbe a compagnie come Ita di acquisire altri aeromobili (l’ipotesi iniziale prevede di passare da 52 a 78 aerei). Sempre secondo fonti Mise, la flotta Ita potrebbe aumentare soltanto fino a 60-62 aerei.
Da qui un parallelo ridimensionato delle assunzioni. Non a caso nell’ultimo serrato confronto di lunedì con i sindacati, i due passaggi-chiave riguardano proprio le proiezioni nel recruitment da qui al 2025 e il nuovo Contratto di lavoro tagliato in media del 15% da recuperare successivamente con i premi di risultato, quando la nuova compagnia vedrà i profitti.
I sindacati e Ita hanno concordato 48 ore di tempo per valutare le proposte dell’azienda e fare una controproposta. “Preso atto che è venuta meno da parte di tutte le organizzazioni sindacali e associazioni professionali la pregiudiziale relativa agli affidamenti sul regime di cigs riconoscibile dal Gruppo Alitalia in amministrazione straordinaria, confermiamo la nostra disponibilità a proseguire il confronto, fino alle ore 17 del giorno 8 settembre 2021, sui testi contrattuali oggi consegnati”, scrive il presidente della compagnia, Alfredo Altavilla, in una comunicazione ai sindacati.
Il nodo della trattativa – sottolinea Il Sole 24 Ore – riguarda soprattutto il numero dei dipendenti che Ita intende assumere, quantificati in 2.800 persone. I sindacati insistono sulla necessita che l’accordo sia accompagnato da garanzie sulla cigs, affinché l’ammortizzatore copra l’intera durata del piano.
Sempre lunedì, un gruppo di lavoratori di Alitalia si è mosso in corteo all’Eur fino alla sede dell’incontro tra Ita e i sindacati.
Intanto, sul fronte commerciale, prosegue l’attività di Ita in vista del decollo di metà ottobre. E sono sempre più i partner tra network di adv e t.o. con cui la compagnia ha siglato accordi e lettere d’intenti.